TITOLO: ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO
AUTORE: GAIL HONEYMAN
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 MAGGIO 2018
CASA EDITRICE: GARZANTI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 352
PREZZO: 17,90
TRAMA
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il "tutto" che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
RECENSIONE - COMMENTO
"Eleanor Oliphant sta benissimo" è un romanzo di recente pubblicazione, in Italia grazie a Garzanti che ho letto insieme ad altre ragazze per un gruppo di lettura. Per prima cosa ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del libro e poi le ragazze che hanno compiuto questo viaggio con me.
Si tratta di un romanzo che dal giorno della sua pubblicazione ha attirato l'attenzione di molti lettori, me compresa devo ammettere. Perché un libro che fa tre ristampe in pochi giorni merita davvero di essere definito il romanzo dell'anno e osannare l'autrice, Gail Honeyman.
Ora io non voglio esprimere un giudizio troppo severo, ma se devo scegliere un libro da incoronare come romanzo dell'anno, o della prima parte, ne sceglierei un altro.
Purtroppo non ho riscontrato il motivo di tutto il clamore che ha trovato, tra critica e lettori, piuttosto ho avuto il piacere di affrontare una buona lettura, nonostante il finale, a mio avviso, troppo frettoloso rispetto al corpo centrale del testo.
Compagnia di queste pagine ce la fornisce Eleanor, una donna di trent'anni che ammette di stare bene, anzi benissimo, quando leggendo la sua storia, scopriamo che questa è solo una facciata d'apparenza che si è costruita con gli anni.
Eleanor è una donna segnata dal passato condiviso con una madre violenta e menefreghista con la quale si sente telefonicamente una volta a settimana, il mercoledì per la precisione.
Dove si trovi sua madre non viene mai esplicitato durante la storia, può sembrare un carcere o una casa riabilitativa, oppure un ricordo lontano.
Eleanor è sola, racchiude in sé la sua storia, le sue paure e debolezze e condivide il weekend con un paio di bottiglie di vodka. Dal venerdì quando prende l'autobus per tornare a casa, dopo un giro da Tesko, a lunedì quando torna in ufficio, non rivolge più parola a nessuno.
Con il passare degli anni ha eretto un muro di difesa, chiudendo fuori tutti: dai colleghi di lavoro agli uomini sbagliati.
Quella narrata è una storia di vita, di come il nostro passato può soffocarci con i suoi dolorosi ricordi, ma anche di come le persone giuste esistano davvero e, nella maggior parte dei casi, si incontrano un po' così, perché il destino lo vuole e noi, al destino, non possiamo proprio farci nulla.
Così entra in scena il personaggio di Raimond, collega informatico dell'agenzia dove lavora Eleanor e che, a poco a poco, saprà aprire un piccoli spiraglio in quel muro di dolore e permettere alla donna di affacciarsi alla vita, affrontando, con l'aiuto di un medico, i fantasmi del passato, che ancora oggi le fanno visita, ogni settimana, stesso giorno, stessa ora.
E allora quel suo modo di essere maniacale, quasi ossessivo si potrebbe dire, con il tempo può sparire e lasciare spazio a sentimenti nuovi, preclusi dal peso del tempo.
In generale trovo che questo libro sia una piacevole lettura estiva, non troppo complicata e con un personaggio in grado di tenerci la giusta dose di compagnia tra una pagina e l'altra, affrontando allo stesso tempo un tema importante con toni leggeri che non annoiano mai il lettore.
In conclusione vi consiglio questa lettura se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo e fresco, senza essere troppo impegnativo.
VALUTAZIONE: ★★★☆
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