Buongiorno lettori♥
Una nuova settimana è alle porte e, per iniziare nel migliore dei modi, un suggerimento di lettura vi attende in questo post. Oggi vi porto la recensione di "La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)" di Chiara Moscardelli edito Einaudi.
Di Chiara poco tempo fa avevo letto anche il primo romanzo di questa duologia, "Volevo essere una gatta morta" (qui la mia recensione) e questo secondo l'ho trovato molto più coinvolgente.
Scopriamolo allora insieme e se siete alla ricerca di un romanzo italiano, simpatico e genuino, questo fa al caso vostro!
Buone letture♥
Una nuova settimana è alle porte e, per iniziare nel migliore dei modi, un suggerimento di lettura vi attende in questo post. Oggi vi porto la recensione di "La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)" di Chiara Moscardelli edito Einaudi.
Di Chiara poco tempo fa avevo letto anche il primo romanzo di questa duologia, "Volevo essere una gatta morta" (qui la mia recensione) e questo secondo l'ho trovato molto più coinvolgente.
Scopriamolo allora insieme e se siete alla ricerca di un romanzo italiano, simpatico e genuino, questo fa al caso vostro!
Buone letture♥
TITOLO: LA VITA NON E' UN FILM
AUTORE: CHIARA MOSCARDELLI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 03 SETTEMBRE 2013
CASA EDITRICE: EINAUDI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 368
PREZZO: 15,30/EBOOK 8,99
TRAMA
Chiara ha una casa tutta per sé, e anche un lavoro, neppure troppo precario, in un'improbabile ditta di cosmetici. Non combatte più con le gatte morte, si è rassegnata a vederle prevalere sempre e comunque. Gli uomini vanno e non vengono, mentre le amiche rimangono le stesse, ingombranti quanto affettuose. Tutto (quasi) normale, insomma, finché qualcuno non comincia a perseguitarla, mandandole lettere sempre più minacciose e penetrando addirittura in casa sua. Un disastro, non fosse che a indagare sul misterioso stalker è il commissario di polizia Patrick Garano: bello e impossibile, pare appena uscito da uno dei film che Chiara guarda e riguarda, sognando a occhi aperti…
RECENSIONE - COMMENTO
Dopo le numerose disavventure che ci hanno fatto conoscere Chiara in "Volevo essere una gatta morta", ecco che la nostra protagonista torna con una maturazione tutta personale.
Ha deciso di lasciar perdere le gatte morte, con loro non ci sarà mai battaglia; ha finalmente un lavoro, anche se nessuno pare ricordarsi della sua esistenza in ufficio; le amiche sono sempre le stesse e gli uomini...beh sono uomini che si può pretendere?
Tutto normale per Chiara direte voi! Apparenza però, dal momento che qualcuno sembra accorgersi di lei, pedinandola, seguendola e spedendole minacciose lettere anonime.
Dato lo scenario catastrofico che si apre nella mente della sua migliore amica, Matelda, Chiara decide di rivolgersi alla polizia.
Nel suo buon stile pensa bene di rilasciare la propria denuncia al commissario, un certo Patrick Garano, il classico uomo a cui la divisa sta più che bene e le donne più che strette.
Garano è il protagonista ideale dei film romantici che segue Chiara, quelli che la fanno sognare ad occhi aperti, sperando di incontrare anche lei la sua metà ideale, ma appunto quelli sono film e Garano non ha nessuna intenzione di legarsi sentimentalmente a qualcuno...o sarà la volta buona per entrambi?
Ho deciso di lasciarvi con piccolo, grande dubbio amletico: riuscirà la nostra Chiara a trovare un uomo che non fugge?
Per scoprirlo non vi resta che immergervi nelle pagine della Moscardelli; troverete una storia completamente differente dal primo romanzo, condita da una punta di mistero e giallo. Un misterioso serial killer che trasforma le sue vittime in bambole senza vita e che pare aver preso di mira la povera Chiara. Ma cosa avrà mai fatto una ragazza che ha sempre passato la sua vita a combattere le gatte morte per finire nelle grinfie di un assassino?
Con una narrazione fluida e una sottile ironia, Chiara Moscardelli torna ad alleggerirci le giornate e a ribadire, ancora una volta, che non si conosce mai davvero chi abbiamo al nostro fianco.
VALUTAZIONE: ★★★★
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