Buongiorno lettori♡
Iniziamo il weekend con una nuova recensione e un consiglio di lettura per voi. Oggi si parla di "Yolo" di Clarissa Tornese, che ringrazio per la copia del libro inviatami.
Un romanzo diverso, che fa dell'ironia l'arma per sdrammatizzare una serie di brutti momenti che si sommano, quasi senza fine, nella vita della nostra protagonista, Vicky.
Un consiglio per chi vuole vedere il mondo da un'altra prospettiva, nella speranza di riscatto totale.
Buone letture♡
TITOLO: YOLO
AUTORE: CLARISSA TORNESE
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 GENNAIO 2019
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 271
PREZZO: 11,65/EBOOK 2,99
AUTOPUBBLICATO
SINOSSI
"Sono stanca di essere sempre la sfigata della situazione! Quella che si fa male, quella che prende le inculate, quella che se c’è una fila viene superata, quella a cui danno il resto sbagliato e a cui fregano il parcheggio sotto il naso. Quella che, anche quando non c’è, è colpa sua se le cose vanno male. Sono da sempre la tipa che le prende, e forte anche! Sono, sono…ecco! Sono come gatto Silvestro, o Willy il Coyote, o come quello stupido di Paperino! Io nella vita per una volta, una volta soltanto, vorrei essere quel cazzo di Titti!" Yolo, you only live once; si vive una sola volta. Tra sbronze, incidenti stradali, arresti, serate ambigue e loschi maneggi con soggetti poco raccomandabili, Vicky movimenterà la sua vita fino al punto di capirne (o quanto meno ipotizzarne…) il vero valore.
RECENSIONE - COMMENTO
A quanti di noi capitano i periodo no, quando tutto sembra girare per il verso contrario e non ne facciamo una giusta. La soluzione a queste giornate? Prendere la vita "con filosofia" o con leggerezza sarebbe meglio, magari facendoci anche una risata. Clarissa Tornese utilizza un linguaggio ironico proprio per sdrammatizzare il momento buio che vive la protagonista del suo romanzo, Maria Vittoria, al secolo Vicky.
In alcuni momenti sembra quasi che il tutto venga ridotto alla risata e che questa passi in primo piano rispetto a quello che viene descritto; io trovo che questo espediente narrativo sia stato utilizzato con molto criterio, proprio per permettere al lettore di non trovarsi di fronte a un mattone psicologico, ma di vedere il mondo da un'altra prospettiva.
Vicky incappa in una serie di disavventure davvero dalla prima all'ultima pagina, che spaziano dal campo sentimentale a quello lavorativo, portandola a fare nuove amicizie, bizzarre e sopra le righe.
La ragazza entra in un tunnel che sembra non avere fine, che la porta a vivere per ubriacarsi, le sue giornate sono scandite da quante bottiglie di birra ha bevuto e quante ne ha ancora in casa.
Questo sarà anche una delle cause che la portano alle sue continue perdite, e spinta dalla madre, dovrà impegnarsi per riprendere in mano la propria vita.
Vicky allora decide di seguire la filosofia che "si vive una volta sola, perciò viviamola al meglio", che la porterà a fare nuove esperienze e a valutare tanti aspetti che fanno parte del suo carattere.
E' da questo nuovo stile di vita che entra in scena Eleonora, una ragazza dal passato misterioso, ambigua e dalla doppia personalità, che metterà la stessa Vicky in una serie di nuovi guai, come se i suoi già non bastassero.
Il personaggio di Eleonora mi piacerebbe che potesse essere approfondito maggiormente, visto anche il finale del romanzo, magari avendo una storia tutta sua in futuro.
"Yolo" è una storia particolare, narrata da una voce fuori dal coro, che fa sorridere e riflettere nello stesso momento, che non stanca mai, ma che porta all'attenzione molti dei problemi che affliggono chi distrugge tutto quello che ha creato con le proprie mani e allora si trova davanti a un bivio: ripartire da capo o continuare a soffrire.
In entrambi i casi qualcuno ne uscirà cambiato, ma la maggior parte delle volte il bello è rimettersi in gioco, superare le difficoltà e, alla faccia di chi non crede in noi, tornare in carreggiata anche più forti di prima.
VALUTAZIONE: ★★★☆
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