Buongiorno lettori♡
Oggi vi parlo del nuovo libro di Margaret Atwood, pubblicato la scorso anno da Ponte alle Grazie e seguito di "Il racconto dell'ancella". Un articolo che fa una digressione di entrambi i titoli per portarvi in un mondo che rischia di non essere tanto lontano dal nostro.
Buone letture♡
TITOLO: I TESTAMENTI
AUTORE: MARGARET ATWOOD
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 SETTEMBRE 2019
CASA EDITRICE: PONTE ALLE GRAZIE
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 502
PREZZO: 15.30/EBOOK 10.99
TRAMA
"Il nostro tempo insieme sta per cominciare, mio lettore. Può darsi che vedrai queste pagine come un fragile scrigno da aprire con la massima cura. Può darsi che le strapperai o le brucerai: con le parole accade spesso". Hai fra le mani un'arma pericolosa, caricata con i segreti di tre donne di Gilead. Stanno rischiando la vita per te. Per tutti noi. Prima di entrare nel loro mondo, forse vorrai armarti anche di questi pensieri: "La conoscenza è potere". "La Storia non si ripete, ma fa rima con sé stessa".
RECENSIONE - COMMENTO
La scorsa estate, fresca di annuncio della pubblicazione, dopo più di trent'anni, del nuovo romanzo di Margaret Atwood, ho deciso di dedicarmi alla lettura di "Il racconto dell'ancella". (Trovate una video recensione sulla mia pagina Instagram nelle storie in evidenza dedicate alle letture estive).
Il primo romanzo mi aveva travolto come un fiume in piena, una narrazione che mai avrei pensato essere così scorrevole, che ti faceva leggere centinaia di pagine in pochissimo tempo. Una storia diretta, nuda e cruda, con momenti anche forti, arricchita da tantissimi dettagli che trasportano il lettore a Gilead.
Gli Stati Uniti d'America del futuro, dove le donne non hanno voce in capitolo, ma sono divise per categorie: Zie, Ancelle, Economogli. Protagonista principale è Difred, proprio un'ancella: coloro che vivono nelle case dei Comandanti le cui mogli non possono, o non riescono, ad avere figli. Donne, perciò, usate per la procreazione e se non ne sono in grado vengono sostituite senza troppe cerimonie. Un mondo rovesciato, fatto di rigide regole, pubbliche esecuzioni per i traditori e trasgressori, caratterizzato da giornate sempre uguali, scandite da passeggiate, obblighi e doveri nei confronti di una società che si aspetta la perfetta riuscita dei loro obiettivi.
Prima di iniziare la lettura de "I Testamenti" mi ero immaginata una storia che prevedesse una vera e propria continuazione con il finale, altamente aperto, del primo libro. Al contrario, la Atwood, mi ha spiazzata del tutto, presentandomi tre protagoniste, che sono le tre voci narranti, che poco alla volta rivelano la loro identità e il loro legame, attraverso un vero e proprio testamento di ciò che è accaduto dopo la caduta di Gilead.
Un continuo chiedermi dove fosse l'ancella conosciuta nel primo libro, per trovare tantissime risposte alle mie domande e dubbi alla fine di queste cinquecento pagine, all'interno del Tredicesimo Simposio.
Ancora una volta una narrazione molto fluida, ricca anche qui di dettagli e dialoghi che presentano scene differenti per lo stesso mondo rovesciato che, poco alla volta, si ribella a queste assurde regole, ripristinando un sistema societario solido e concreto.
Consiglio fortemente la lettura di entrambi i libri, per chi ancora non li conoscesse o si senta in dubbio: la Atwood presenta una storia basata su storia che non è poi così fantascienza, non è lontana anni luce dal mondo in cui viviamo, ma si ritrova in alcuni sistemi del presente e del passato.
Se la conoscenza è potere, il sostenere i propri diritti è assoluta necessità!
VALUTAZIONE: ★★★★☆
Il primo romanzo mi aveva travolto come un fiume in piena, una narrazione che mai avrei pensato essere così scorrevole, che ti faceva leggere centinaia di pagine in pochissimo tempo. Una storia diretta, nuda e cruda, con momenti anche forti, arricchita da tantissimi dettagli che trasportano il lettore a Gilead.
Gli Stati Uniti d'America del futuro, dove le donne non hanno voce in capitolo, ma sono divise per categorie: Zie, Ancelle, Economogli. Protagonista principale è Difred, proprio un'ancella: coloro che vivono nelle case dei Comandanti le cui mogli non possono, o non riescono, ad avere figli. Donne, perciò, usate per la procreazione e se non ne sono in grado vengono sostituite senza troppe cerimonie. Un mondo rovesciato, fatto di rigide regole, pubbliche esecuzioni per i traditori e trasgressori, caratterizzato da giornate sempre uguali, scandite da passeggiate, obblighi e doveri nei confronti di una società che si aspetta la perfetta riuscita dei loro obiettivi.
Prima di iniziare la lettura de "I Testamenti" mi ero immaginata una storia che prevedesse una vera e propria continuazione con il finale, altamente aperto, del primo libro. Al contrario, la Atwood, mi ha spiazzata del tutto, presentandomi tre protagoniste, che sono le tre voci narranti, che poco alla volta rivelano la loro identità e il loro legame, attraverso un vero e proprio testamento di ciò che è accaduto dopo la caduta di Gilead.
Un continuo chiedermi dove fosse l'ancella conosciuta nel primo libro, per trovare tantissime risposte alle mie domande e dubbi alla fine di queste cinquecento pagine, all'interno del Tredicesimo Simposio.
Ancora una volta una narrazione molto fluida, ricca anche qui di dettagli e dialoghi che presentano scene differenti per lo stesso mondo rovesciato che, poco alla volta, si ribella a queste assurde regole, ripristinando un sistema societario solido e concreto.
Consiglio fortemente la lettura di entrambi i libri, per chi ancora non li conoscesse o si senta in dubbio: la Atwood presenta una storia basata su storia che non è poi così fantascienza, non è lontana anni luce dal mondo in cui viviamo, ma si ritrova in alcuni sistemi del presente e del passato.
Se la conoscenza è potere, il sostenere i propri diritti è assoluta necessità!
VALUTAZIONE: ★★★★☆
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