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Tutta colpa della neve! (E anche un po' di New York) - recensione

Buongiorno lettori♡
Ieri si è conclusa la lettura di Dicembre per il gruppo di lettura "Un libro al mese con Ale&Deb", dove avevamo scelto una storia ambientata in inverno, con un po' di neve e Natale.
Dopo aver ascoltato un po' di pareri contrastanti, in sostanza abbiamo due fazioni su questo libro, nell'articolo di seguito troverete le mie impressioni.
Buone letture♡


TITOLO: TUTTA COLPA DELLA NEVE! (E ANCHE UN PO' DI NEW YORK)
AUTORE: VIRGINIA BRAMATI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 GENNAIO 2014
CASA EDITRICE: MONDADORI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 260
PREZZO: 8.50/EBOOK 4.99


TRAMA

Annalisa Molinari, "Sassi" per gli amici, ha 26 anni e da Verate, in Brianza, si è trasferita a Milano, dove condivide un appartamento con due amici e fa pratica per diventare avvocato. Intelligente, ironica e sincera fino all'autolesionismo, spesso finisce per cacciarsi in situazioni imbarazzanti ai limiti dell'harakiri. Sotto il suo fare un po' distratto, però, si nasconde una grande tenacia: quella che le ha permesso di essere scelta da uno dei più importanti studi legali di Milano. Ed è proprio tra quelle pareti ovattate che, il primo giorno di lavoro, Sassi riesce a fare una delle sue incredibili figuracce proprio di fronte a Max, figlio del fondatore, da poco rientrato dall'America per prendere il posto del padre. Un giovane ricco, antipatico e...terribilmente affascinante. Ma Sassi non può dedicare tutto il suo tempo alla delicata gestione dei rapporti nello studio, perché gli amici la reclamano (Eugenia, per esempio, con la sua "lista dei buoni partiti da testare"), perché nei weekend torna a Verate, dove gli affari di cuore di sua madre la tengono non poco impegnata, e, soprattutto, perché deve proteggere il suo segreto: una ferita nascosta nel passato per la quale intende ottenere giustizia. Tutto pianificato a perfezione? Sì, certo, se non fosse per quei fiocchi di neve che iniziano a vorticare nel cielo cambiando il colore del mondo, mandando in tilt voli e programmi e mettendo una irresistibile voglia di felicità...

RECENSIONE - COMMENTO

A prima vista questo è uno di quei libri che attira la tua attenzione dalla copertina: colori tenui, semplicità, neve e tanta tranquillità. Queste sono sempre state le caratteristiche che mi hanno colpita e, grazie al gruppo di lettura, ho avuto finalmente la possibilità di tornare tra le ambientazioni e le protagoniste della Bramati. Ritroviamo, o meglio scopriamo, Verate, questa piccola cittadina della Brianza (cercatela pure, ma non la troverete su nessuna cartina), che è ben costruita come ambientazione ovattata, dove crescere senza fronzoli, ma circondati da amore famigliare. Proprio questo è quello che ha mantenuto forte il rapporto tra Annalisa e la madre, dopo la perdita del padre. Viene così a galla uno dei temi portanti su cui si basa il romanzo: la famiglia, l'orgoglio delle proprie radici, anche se la nostra Sassi sarà costretta a nascondersi, perché la verità è più complessa di quello che si possa immaginare.
A volte si ha la necessità di indossare una maschera, a fin di bene, dal momento che se non ti riconoscono o non sanno i fardelli che porti sulle spalle, le persone ti guardano con occhi diversi. Non si vuole ingannare nessuno in questo caso, si vuole solo portare a galla un passato fatto di ricordi dolorosi, che però sono necessari per sistemare un puzzle che da tempo non si riesce a sistemare.
Ho trovato una pecca in questo libro, che è un pensiero un po' comune tra chi ha affrontato la sua lettura, ovvero la scrittura.
"Tutta colpa della neve" nasce come libro auto pubblicato, sistemato e aggiustato negli anni, con l'aiuto di lettori e di editori approdando in una grande casa editrice, ma alcuni dettagli potevano essere sistemati al meglio.
Sto parlando di due espedienti narrativi: un eccessivo uso di frasi inserite all'interno di parentesi, che a mio avviso non aggiungono nulla di fondamentale alla storia, se non una serie di dettagli ulteriori che spesso allungano il paragrafo e rischiano di abbassare l'attenzione del lettore.
Il secondo elemento che mi ha "disturbato" riguarda i punti di sospensione, davvero davvero tanti, anche inseriti più volte in una sola frase. Credo che a volte sia meglio interrompere la frase a un certo punto, senza allungarla più del necessario.
Ecco se non avessi trovato questi due "no", sarebbe stata una piacevolissima lettura invernale, delicata e riflessiva, amabile e di grande compagnia.
Sebbene questi sviluppi ci siano anche stati, hanno evidenziato la reale nascita del libro, anche se con tutto questo non intendo in nessun modo sminuire il lavoro dell'autrice, che ho potuto apprezzare anche con uno dei suoi ultimi romanzi pubblicati, "Cercasi amore vista lago".
Ciò che troviamo tra le parole della Bramati è un mondo, quello giuridico, popolato da persone pronte a qualsiasi cosa per vincere una causa, nascondere atti giudiziari del passato perchè potrebbero portare a galla errori e bugie, avvocati che lavorano quasi ventiquattro ore al giorno. E in questo mondo di "squali" emerge Annalisa, Sassi per gli amici stretti, che vive in un mondo un po' suo, fatto di piccole cose e semplicità, di sorrisi che spuntano grazie ai fiocchi di neve che imbiancano Milano, dei weekend a Verate con la madre, circondata dal suo affetto.
Così ho conosciuto una ragazza che ha un forte bisogno di affetto, di abbracci, di riportare in buon luce il nome della sua famiglia, e del padre in particolar modo; che mi ha fatto divertire, con le sue uscite buffe e bizzarre, che mi ha fatto sognare e sperare per la riuscita della sua "missione" e guardare con occhi diversi e positivi quello sconosciuto incontrato nella chiesa di fronte al nuovo ufficio: ben presto scoprirà essere il suo capo.
Se volete sapere cosa succederà a Sassi, alla madre, a Max e al futuro di tutti loro, vi consiglio comunque un viaggio tra la Milano "bene" e la bucolica Verate.
Ah quasi dimenticavo! Preparate la valigia perchè si vola anche a New York, non una sola volta e la Grande Mela sa essere una città magica!
VALUTAZIONE: ★★★☆





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