Buongiorno lettori♡
Oggi vi parlo di un romanzo particolare, un diario personale della stessa autrice, scritto nei dieci anni più difficili della sua vita. Pubblicato alla fine degli anni '80 in Giappone, è considerato un libro culto e in Occidente è stato pubblicato per la prima volta da Rizzoli alla fine dello scorso anno. Una storia che ancora non si conosceva e che spero molti di voi possano recuperare. Tutte le mie sensazioni ed emozioni nell'articolo che segue.
Buone letture♡
TITOLO: UN LITRO DI LACRIME
AUTORE: KITO AYA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 01 OTTOBRE 2019
CASA EDITRICE: RIZZOLI
GENERE: DIARIO
PAGINE: 192
PREZZO: 13.60/EBOOK 8.99
TRAMA
Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.
RECENSIONE - COMMENTO
Ho trattenuto questo libro qualche settimana in più nella mia libreria prima di affrontarlo, perché non mi sentivo mai abbastanza pronta. Pronta per una storia importante che ero certa avrebbe lasciato un segno dentro di me. Pronta alla possibilità di non riuscire a trattenere quelle lacrime, che già il titolo, richiamano la delicatezza dell'argomento affrontato. Alla fine l'ho osservato bene, l'ho stretto tra le braccia e mi sono immersa nelle sue pagine, volendo fortemente fare la conoscenza della giovane Aya e tutte le emozioni che le sue parole mi hanno trasmesso, sono riuscita a incamerarle, farle mie senza piangere.
E' vero sono una persona dalla lacrima facile, mai negato e mai vergognata di questa mia sensibilità a livelli estremi, anzi ci sono stati dei libri che mi hanno fatto piangere davvero come una fontana, offuscandomi la vista e rendendone più complicata la loro lettura.
Il sentimento che ha vissuto in me durante lo scorrere di queste pagine è stato una sorta di "dolcezza" provata verso Aya, anche se carica di domande, di "perché" che non hanno trovato una risposta.
Forse a certe domande, a determinati eventi non c'è una soluzione logica, nessuna risposta sensata, ma momenti da dover accettare con tutta la propria forza e quella delle persone che ci circondano.
Aya ha quindici anni quando una malattia sconosciuta la colpisce, demolendo la sua vita poco alla volta; dalla difficoltà a reggersi in piedi a non potersi più alzare dal proprio letto. Una malattia subdola e senza cura, a quei tempi, gli anni Ottanta, poteva essere rallentata solo da farmaci e cure sperimentali che, purtroppo, non si sono rivelate sufficienti.
Dieci anni sono quelli che la giovane e coraggiosa Aya racconta alle generazioni future, mettendo nero su bianco le sue paure e le sue domande, le sue tantissime lacrime versate per un'esistenza che non potrà mai essere spensierata come quella dei suoi amici e dei suoi fratelli.
Una famiglia che si stringe intorno a lei, lasciandole i suoi spazi, permettendole di fare il più possibile, senza perderla mai di vista e trovandosi sempre al suo fianco quando le forze spariscono giorno dopo giorno.
Un libro che è un testamento per tutti noi, per conoscere una ragazza che ha detto addio alla bellezza della vita troppo presto, che ha tentato di vincere la sua personale guerra, ma battaglia dopo battaglia le è stato impossibile sopravvivere. La storia di una famiglia che ha dovuto affrontare il più grande dolore che dei genitori non dovrebbero mai provare. La storia di una dottoressa che ha tentato, ha studiato e pregato per Aya e tutti quei ragazzini affetti da questa terribile malattia.
Un libro, un diario emozionale, privato e delicato, che vi lascerà tantissime sensazioni al suo termine; sconforto, malessere e dispiacere dal momento che anche voi vi affezionerete a questa ragazzina e non sarà semplice voltare l'ultima pagina e dirle addio, lasciando che la sua sofferenza termini e finalmente un po' di pace e serenità la cullino.VALUTAZIONE: ★★★★★
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