Buongiorno lettori❤
Insieme al gruppo di lettura organizzato dall'autrice, Giulia Zorat, ho avuto occasione di leggere il suo romanzo, "Il sapore delle parole inaspettate", partecipante al torneo letterario Io Scrittore del 2020.
Nell'articolo di seguito, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: IL SAPORE DELLE PAROLE INASPETTATE
AUTORE: GIULIA ZORAT
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 MAGGIO 2020
EDITORE: IO SCRITTORE
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 152
PREZZO: 14.25/EBOOK 3.99
TRAMA
Mordere un sogno, strappare un sorriso, asciugare una lacrima. Cinque anime, cinque esistenze si perdono e si ritrovano dietro la porta di una minuscola patisserie ai margini di Parigi; Jacques e Josephine, capaci di impastare le loro vite con sapiente delicatezza, necessari l'una all'altro come ingredienti di un dolce mai finito. Irene, il cui sguardo racconta la capacità di equilibrare sbagli antichi e nuove possibilità; Enea il suo piccolo tesoro, dieci anni di poesia leggera, diretta e invincibile come l'infanzia. Infine François, che trova il coraggio di scrollarsi di dosso il gelo che gli opprime l'esistenza e abbracciare l'amore, come si fa in una notte di festa, d'inverno. Intorno a tutto, Parigi, che sa essere scura e accogliente, come un mot du chocolat, un dolce al cui interno si trovano esattamente le parole che avevamo bisogno di sentire.
RECENSIONE - COMMENTO
Chi segue le mie letture e le mie recensioni da più tempo, avrà compreso come per me la parte dialogica all'interno di un libro sia molto importante, spesso più di quella descrittiva. Ovvio che ciò dipenda da genere a genere, ma un romanzo deve avere una buona ponderazione tra le due, per non divenire troppo noioso o troppo prolisso.
"Il sapore delle parole inaspettate" è un libro dove i dialoghi sono ridotti all'essenziale, lasciando spazio ai pensieri e al flusso di coscienza dei vari personaggi. In questo caso non ho sentito l'assenza dell'interazione tra i protagonisti come un difetto, anzi trovo che la scelta intrapresa da Giulia Zorat sia la parte vincente, dal momento che la narrazione si rivela essere molto fluida, nonché quasi intima, personale.
Il lettore si trova davanti a cinque personaggi, le cui vite si intrecciano su tre momenti, le parti in cui il testo è suddiviso, che rappresentano anche le fasi della vita: nascita, crescita, morte. Vero anche che quest'ultima ha un ruolo più di rilievo, poiché la perdita di uno di loro, modifica per sempre i caratteri degli altri, portando a galla piacevoli ricordi dal passato, consigli alle nuove generazioni e piccoli desideri da realizzare.
Il libro si legge tranquillamente in una giornata, io ho approfittato del gruppo di lettura ideato dall'autrice per aver modo di confrontarmi con lei in prima persona e con altre lettrici. Sono nate interessanti riflessioni, soprattutto per quanto riguarda lo stile narrativo della Zorat che, personalmente, mi ha richiamato le descrizioni e i luoghi dei romanzi di Nicolas Barreau, con "Lettere d'amore da Montmartre" su tutti, proprio per l'analogia che si viene a creare tra i suoi personaggi e quelli di Jaques e Josephine, l'esempio di come il vero amore sopravviva oltre il tempo e lo spazio.
Con loro ho apprezzato molto la figura del piccolo Enea, un bimbo di dieci anni, molto sveglio per la sua età, che racchiude nelle pagine di un personale diario, tutti i suoi piccoli segreti, sogni sulla sua famiglia, desideri e traguardi quotidiani.
Ma Enea ci permette di vedere i fatti raccontati dalla prospettiva di un bimbo, con occhi differenti che spesso semplificano, rispetto alla visione degli adulti che tende a ingarbugliare anche la situazione di più facile gestione.
Grazie a lui seguiamo anche quei piccoli gesti che cambiano l'espressione della madre, Irene, segnandone la sua crescita e ponendo l'accento su quanto un sorriso sia importante per scaldare più di un cuore.
Un romanzo delicato e introspettivo che racconta come la vita sia ricca di alti e bassi, momenti dove credi di aver perso tutto e altri dove trovi la forza di agire, ascoltare quel fanciullo interiore e decidere di aiutarlo a crescere, seguendo ciò che realmente ci rende felici. Sarà Francois il personaggio a incarnare maggiormente tutto ciò, a compiere un'evoluzione ben tangibile che lo porterà a esporsi sia dal punto di vista lavorativo che personale.
Consiglio di lettura a chi ama Parigi, a chi ha sognato con "Chocolat", a chi crede nella bellezza dei sogni e a chi spera di condividere il proprio percorso con la persona più importante che possa avere al suo fianco.
VALUTAZIONE: ★★★★
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