Buongiorno lettori❤
Torno a parlavi delle mie storie e oggi lo faccio in compagnia di un romanzo che ha saputo toccare temi famigliari variegati e intensi: "Benedetto sia il padre" di Rosa Ventrella, edito Mondadori, che ringrazio per l'invio della copia del libro.
Nell'articolo che segue, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: BENEDETTO SIA IL PADRE
AUTRICE: ROSA VENTRELLA
CASA EDITRICE: MONDADORI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 MARZO 2021
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 240
PREZZO: 17.10/EBOOK 9.99
TRAMA
Quanto di quel che abbiamo vissuto da bambini ci rimane attaccato alla pelle? Ci si può salvare dal male che abbiamo respirato crescendo? Rosa è nata nel quartiere San Nicola, il più antico e malfamato di Bari, un affollarsi di case bianche solcate da vichi stretti che corrono verso il mare, un posto dove la violenza "ti veniva cucita addosso non appena venivi al mondo". E a insegnarla a lei e ai suoi fratelli è stato il padre, soprannominato da tutti Faccia d'angelo per la finezza dei lineamenti, il portamento elegante e i denti bianchissimi; tanto quanto nera – " 'gniera gniera' come un pozzo profondo" – aveva l'anima. Faccia d'angelo ha riversato sui figli e soprattutto sulla moglie – una donna orgogliosa ma fragilissima, consumata dall'amore e dal desiderio che la tenevano legata a lui – la sua furia cieca, l'altalena dei suoi umori, tutte le sue menzogne e tradimenti. Ma Rosa è convinta di essersi salvata: ha incontrato Marco, ha creduto di riconoscere in lui un profugo come lei, è fuggita a Roma con lui, ha persino storpiato il proprio nome. Oggi, però, mentre il suo matrimonio sta naufragando, riceve la telefonata più difficile, quella davanti alla quale non può più sottrarsi alla memoria. Ed è costretta ad affrontare il viaggio a ritroso, verso la sua terra e la sua adolescenza, alla ricerca delle radici dell'odio per il padre ma anche di quelle del desiderio, scoperto attraverso l'amicizia proibita con una prostituta e l'attrazione segreta per un uomo più grande. E, ancora, alla ricerca del coraggio per liberarsi finalmente da un'eredità oscura e difficilissima da estirpare.
RECENSIONE - COMMENTO
Il primo incontro con Rosa Ventrella è avvenuto tra le pagine di "La malalegna" e da subito ho avuto modo di comprendere quanto la sfera famigliare sia importante. In questa nuova storia percorriamo le tappe che hanno segnato l'infanzia e la crescita della protagonista, Rosa, in un viaggio non solo fisico, quanto psicologico e introspettivo.
Se la famiglia è ancora una volta al centro, lo è ancor più la sua analisi, le mille sfumature che ne vengono a galla, i ricordi e quelle radici che intaccano e restano ancorate nel profondo, insieme ai loro segni e a ciò che comportano.
Rosa cresce nel quartiere San Nicola di Bari, nell'umiltà più che assoluta, insieme alla madre, casalinga, ai due fratelli e al padre, uomo che ha sempre messo la sua persona al primo posto, scordandosi il reale ruolo che ricopriva tra quelle mura.
Le difficoltà economiche, i continui traslochi, la stabilità economica mai trovata da un uomo che non era in grado di mantenere saldo un lavoro, hanno trasmesso nella piccola Rosa l'importanza di avere qualcuno a cui aggrapparsi nei momenti bui. La sua àncora è sempre stata la madre, colei che oggi giorno la "costringe" a tornare nella terra d'origine, ad aprire ferite mai chiuse del tutto, ad accettare un passato difficile da perdonare.
Rosa cresce assorbendo la sofferenza materna, causata da quel padre violento, incapace di trattenere le proprie insofferenze, ma vessandole su chi da sempre gli aveva giurato amore.
"Benedetto sia il padre", a leggere questa storia quanta contraddizione nel titolo. Ci si aspetta gioia e serenità, affetto paterno, accoglienza e amore. Rosa Ventrella, al contrario, mette il lettore davanti a una cruda verità, a quelle famiglie in cui sopravvivere è necessario per imparare a crescere, in cui unire le forze è l'arma per combattere chi si mostra anaffettivo; ma anche dove saper guardarsi dentro consente sia di ripercorrere le proprie orme, che di far pace con un qualcosa che mai potrà essere modificato o aggiustato. Solo tornando alle proprie origini si ha modo di vivere un presente e un futuro in "serenità", abbandonando ciò che non ci appartiene più e accogliendo ciò e chi davvero vogliamo al nostro fianco.
VALUTAZIONE: ★★★★
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