Buongiorno lettori♡
Grazie a DeA Planeta Libri ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima per voi "Iron Flowers. Regina di cenere" di Tracy Banghart e partecipare a questo evento in due giornate, riassunto nei banner al termine dell'articolo, così che possiate recuperare le varie recensioni per farsi un'idea più ampia della storia.
Un libro che si fa leggere in pochissimo, riportando il lettore a Viridia al fianco di Nomi e Serina, tra colpi di scena e ribaltamenti continui, ne resterete affascinati.
Buone letture♡
TITOLO: IRON FLOWERS. REGINA DI CENERE
SERIE: IRON FLOWERS #2
AUTORE: TRACY BANGHART
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 SETTEMBRE 2019
CASA EDITRICE: DEA PLANETA
GENERE: FANTASY
PAGINE: 416
PREZZO: 13,60/EBOOK 7,99
TRAMA
Se c'è una cosa che Nomi ha imparato durante il suo inaspettato anno a corte come Grazia è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l'uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Armata di coraggio, Nomi conduce Malachi nell'impenetrabile prigione di Monte Rovina. È convinta che l'unica persona al mondo che possa aiutarli sia sua sorella, Serina. Ma quando Malachi e Nomi arrivano alla prigione, non trovano ad aspettarli le donne vinte e ferite che hanno sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi sia Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere fianco a fianco. Per liberarsi dell'usurpatore e per ristabilire la giustizia - e l'uguaglianza - in tutto il regno.
RECENSIONE - COMMENTO
Dopo un'attesa che è sembrata eterna, ecco che Tracy Banghart torna in Italia e riporta tutte noi a Viridia e Monte Rovina, da Serina, Nomi, Malachi, Asa e tutte le donne fatte prigioniere.
Ero davvero curiosa di questo volume finale e ne sono rimasta catturata fin da subito, leggendo le prime cinquanta pagine senza rendermene conto. Una scrittura che rapisce il suo lettore quella di Tracy, fluida e coinvolgente permette di trovarci in un mondo dove i diritti delle donne sono ridotti all'osso, se non del tutto inesistenti. In certi momenti mi è sorto anche un paragone con un libro letto di recente, che non avevo potuto notare lo scorso anno, ovvero a tratti la storia ricorda il destino di Difred ne "Il racconto dell'ancella". Sono sì due epoche e contesti differenti, ma questo non avere voce in capitolo e il potere totale in mano agli uomini si ripete. Conosciamo anche protagoniste differenti e dal destino finale non segnato nello stesso modo, ma la sottomissione che vivono Difred, Nomi e Serina è alquanto simile.
"Iron Flowers. Regina di cenere" è un fantasy dai toni più cruenti rispetto al primo libro, con più lotte e spargimenti di sangue, ma anche con tantissima forza di volontà e voglia di rovesciare le regole di Viridia, ristabilendo parità e riportando al trono il suo legittimo erede.
Una cosa che ho notato, soprattutto dalla parte centrale della storia in poi, i capitoli di Nomi risultano molto più dinamici rispetto a quelli della sorella che sembra passare del tempo nella staticità, essendo lei stessa in attesa all'interno della narrazione di un momento ben preciso.
Le due ragazze qui le troviamo totalmente differenti rispetto a come le avevamo conosciute: i modi per bene ed eleganti vengono dimenticati, per prendere i panni di vere guerriere, abbracciare le armi e portare a compimento la propria rivolta.
Al termine di questa dilogia ammetto che sarebbe davvero bello vederla trasportata sul grande schermo, poiché sono dell'idea che ci siano i giusti elementi per creare una buona serie fantasy, che potrebbe appassionare e avvicinare al genere molte altre persone.
Nonostante non sia una fan scatenata del fantasy mi sono appassionata alla storia di queste due sorelle, come a quella di tutte le persone che si incontrano, ognuna segnata da un passato doloroso e un futuro incerto. Ho sofferto insieme a loro, ho provato gioie e dolori, fatto il tifo per il bene nei confronti del male, mi sono dispiaciuta per le numerose perdite e ho anche potuto sorridere.
Tracy Banghart ha tutte le carte in regola per proporci altre storie di questo filone e riportarci nei suoi mondi, come avvolti da spesse coltre di nubi, dove i sentimenti ne fanno da padroni e la libertà si raggiunge solo a caro prezzo.
Ultima piccola pecca nella cover, infatti quella di "Iron Flowers" mi aveva colpito maggiormente, l'avevo trovata più delicata e in linea con il portamento delle Grazie, ma forse ora ragionando in base alla storia, questo volto ha abbandonato quelle sembianze a favore della lotta che dovrà intraprendere.
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