Buongiorno lettori♥
L'attività del blog non si ferma, anzi preparatevi a tantissimi nuovi articoli!
Oggi, ad esempio, vi porto una nuova recensione parlandovi di "Le formiche festanti", nuovo romanzo di Pinar Selek edito Fandango Libri, che ringrazio per la disponibilità nell'invio della copia. Un libro molto particolare che vi invito a leggere, soprattutto per riflettere sul significato dell'avere "un posto nel mondo". Tutte le mie impressioni nell'articolo che segue.
Buone letture♥
TITOLO: LE FORMICHE FESTANTI
AUTORE: PINAR SELEK
DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 FEBBRAIO 2020
CASA EDITRICE: FANDANGO LIBRI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 216
PREZZO: 15.30/EBOOK 9.99
TRAMA
Sui documenti Azucena è Suzanne. Il nome che ha scelto di portare è quello che le ha dato la nonna spagnola, esule in Francia dopo la guerra civile. Azucena indossa un paio di scarpe rosse e con quelle percorre le strade di Nizza, si ferma nelle piazze ad ascoltare Gouel che suona Leonard Cohen, parla con Manu allo stand di frutta delle Paranoiche, ragiona di poesia con il Principe dei rifiuti Alex. E intanto, formica tra le formiche, resistente in un mondo dedito al profitto e minacciato dalla criminalità, scava gallerie nascoste per quando il momento di ribellarsi sarà definitivamente arrivato e bisognerà uscire allo scoperto. Ognuno dei personaggi che incontra nella Costa Azzurra patinata degli yacht e dei cani di razza ha una storia di esilio, amore, resistenza, soprusi e amicizia. Ognuno di loro lotta per creare una realtà alternativa, solidale, onirica e più equa: c'è chi sa parlare con i cani e li aiuta a vivere senza guinzagli, chi organizza i braccianti agricoli migranti sfruttati dalle grandi aziende, chi trapianta gli alberi intrappolati dal cemento e chi cerca di riconciliarsi con il proprio passato. Con "Le formiche festanti" Pinar Selek ci regala il manifesto di un altro mondo possibile, un mondo reale come le ingiustizie e come la forza di liberazione che ha dentro di sé chiunque decida di opporsi. Un libro per i sognatori del nuovo millennio.
RECENSIONE - COMMENTO
Pinar Selek è una femminista, rivoluzionaria, anticonformista turca che, dopo l'esilio dal suo paese nel 2009, si è trasferita in Francia e, proprio tra il lusso della Costa Azzurra è ambientato il suo nuovo romanzo.
"Le formiche festanti" è la storia di una donna che cerca il suo "posto nel mondo", insieme al significato di tutto ciò e alla reale piega che sta prendendo il mondo in cui viviamo.
Azucena non è più giovane, ma la sua voglia di vivere secondo le sue regole è pari a quella di una ventenne che rifiuta le imposizioni dei genitori. Il treno Nizza - Parigi è lo sfondo che apre tutta la storia e sarà esso stesso protagonista, soprattutto di un incontro che cambierà, e non poco, la vita della nostra protagonista. Blu, il treno e la sfumatura del luogo dove si ritrova con i suoi amici, tutti esuli di un mondo che non ha assegnato loro un posto consono. E allora ci sono i migranti da aiutare, proteggere e nascondere, se necessario; ci sono le fattorie autonome da far vivere, andando contro le grandi multinazionali; ci sono i suonatori di strada che vogliono solamente allietare le persone che si fermano ad ascoltare.
Poi c'è Azucena che accompagna il lettore nel viaggio della sua vita, nelle sue due principali Lotte, quelle che le porteranno nuovi amici da salvaguardare e rendere felici, amori improvvisi che travolgono come un fiume in piena e permettono di vivere emozioni belle, quasi dimenticate, che scaldano il cuore.
Una narrazione fluida per una storia particolare, a tratti quasi onirica, come sospesa nel tempo e nello spazio: una protagonista che vive come un sogno sulla perfezione e la possibilità di avere un mondo equo, senza discriminazioni, senza ingiustizie e lanciando un forte messaggio, non solo a chi legge, ma a chi sta comodamente seduto su quelle grandi e comode poltrone.
Non sarà solo la voce di Azucena a raccontare la storia, dal momento che ogni personaggio che incontriamo avrà il suo spazio e la possibilità di avere esso stesso "voce", raccontare la propria vita, cosa lo ha portato dove si trova ora e qual è il suo sogno, la sua speranza per un futuro migliore.
Cosa vuol dire avere una missione? Pinar, Azucena, Alex, Manu e Gouel, ma anche Katy e tutte le formiche che lavorano dietro le quinte, lasciano in queste pagine, nero su bianco, un grido di liberazione, di possibilità e di inclusione in una società che bada, troppo spesso, all'apparenza e non alla sostanza.
VALUTAZIONE: ★★★★
"Le formiche festanti" è la storia di una donna che cerca il suo "posto nel mondo", insieme al significato di tutto ciò e alla reale piega che sta prendendo il mondo in cui viviamo.
Azucena non è più giovane, ma la sua voglia di vivere secondo le sue regole è pari a quella di una ventenne che rifiuta le imposizioni dei genitori. Il treno Nizza - Parigi è lo sfondo che apre tutta la storia e sarà esso stesso protagonista, soprattutto di un incontro che cambierà, e non poco, la vita della nostra protagonista. Blu, il treno e la sfumatura del luogo dove si ritrova con i suoi amici, tutti esuli di un mondo che non ha assegnato loro un posto consono. E allora ci sono i migranti da aiutare, proteggere e nascondere, se necessario; ci sono le fattorie autonome da far vivere, andando contro le grandi multinazionali; ci sono i suonatori di strada che vogliono solamente allietare le persone che si fermano ad ascoltare.
Poi c'è Azucena che accompagna il lettore nel viaggio della sua vita, nelle sue due principali Lotte, quelle che le porteranno nuovi amici da salvaguardare e rendere felici, amori improvvisi che travolgono come un fiume in piena e permettono di vivere emozioni belle, quasi dimenticate, che scaldano il cuore.
Una narrazione fluida per una storia particolare, a tratti quasi onirica, come sospesa nel tempo e nello spazio: una protagonista che vive come un sogno sulla perfezione e la possibilità di avere un mondo equo, senza discriminazioni, senza ingiustizie e lanciando un forte messaggio, non solo a chi legge, ma a chi sta comodamente seduto su quelle grandi e comode poltrone.
Non sarà solo la voce di Azucena a raccontare la storia, dal momento che ogni personaggio che incontriamo avrà il suo spazio e la possibilità di avere esso stesso "voce", raccontare la propria vita, cosa lo ha portato dove si trova ora e qual è il suo sogno, la sua speranza per un futuro migliore.
Cosa vuol dire avere una missione? Pinar, Azucena, Alex, Manu e Gouel, ma anche Katy e tutte le formiche che lavorano dietro le quinte, lasciano in queste pagine, nero su bianco, un grido di liberazione, di possibilità e di inclusione in una società che bada, troppo spesso, all'apparenza e non alla sostanza.
VALUTAZIONE: ★★★★
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