Buongiorno lettori🎔
Chiudo la settimana di recensioni parlandovi dell'ultima lettura di Marzo, dedicata al gdl #ioleggoeinaudi per una pubblicazione che ha diviso l'opinione pubblica. Il libro in questione è "Confidenza" di Domenico Starnone, edito per l'appunto Einaudi. Una storia contrastante con personaggi particolari di cui vi lascio tutte le mie impressioni, come di consueto, nell'articolo che segue.
Buone letture🎔
TITOLO: CONFIDENZA
AUTORE: DOMENICO STARNONE
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 NOVEMBRE 2019
CASA EDITRICE: EINAUDI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 141
PREZZO: 16.62/EBOOK 9.99
TRAMA
Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l'ennesimo litigio, a lei viene un'idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno - gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di più, e io farò altrettanto. Così rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Così, quando Pietro incontra Nadia, s'innamora all'istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l'ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: "Attento a te". Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai più dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla?
RECENSIONE - COMMENTO
Ora che finalmente ho letto anche io il romanzo della discordia, posso schierarmi in maniera precisa, dicendovi subito che mi pongo con coloro che non lo hanno amato. Perché? Ora vi spiego meglio come è andato il primo approccio a Domenico Starnone, autore tanto chiacchierato nel panorama letterario italiano.
Così mi rimane dalla lettura del suo ultimo lavoro? Semplice da rispondere: nulla.
Non mi sono rimaste emozioni, sensazioni positive o sentimenti che ricorderò. E' stata una lettura fluida, alla fine in un paio di giorni l'ho terminato, forse tirandolo per le lunghe per affrontare al meglio la discussione nel gruppo di lettura. Ciò che mi ha stupito, in positivo lo ammetto, dell'autore, è che in poche pagine tiene in sospeso il lettore, che resta a pendere dalle sue parole, come se fosse in attesa di una rivelazione illuminante, che potrebbe cambiare la percezione dell'intera storia.
Cosa ottiene il lettore giunto al termine? L'amaro in bocca. Nessuna rivelazione scottante, nessuna confidenza pungente, un finale che, a mio avviso, non si capisce dove voglia andare a parare.
I personaggi di Starnone hanno tutti un carattere molto forte e ben delineato, Pietro su tutti, che quasi giungono a chi si trova dall'altra parte della pagina, come persone negative. Ammetto che nessuno di coloro che incontriamo mi è piaciuto, dal momento che sembra che il loro intento sia quello di farsi "odiare" e provare una certa pietà . Pietro è un uomo saccente, vuole avere la ragione di qualsiasi discorso, girando e rigirando i dialoghi in modo che alla fine ne esca in buona luce.
Teresa, la prima delle tante donne della sua vita che troviamo in queste pagine (alla fine due sole di rilievo siamo degni di conoscere), è una donna che vive nell'ombra dell'idea che ha di Pietro. Dapprima sua studentessa, in seguito una delle sue amanti, per arrivare a essere la donna da lui più temuta, che lo tiene in pugno grazie al suo segreto. Qual è questo? Lo richiama il titolo del romanzo, lo cercherete per tutto il libro, smaniosi di capire perché Pietro temi così tanto che lei possa parlarne, ma non aspettatevi granché, piuttosto immaginate, pensate da voi.
Un altro aspetto che non credevo di trovare è la suddivisione del testo in tre racconti, che un po' mi ha spiazzata, lasciandomi con tanti dubbi e domande irrisolte.
Nulla da dire dal punto di vista stilistico e letterario, una narrazione ben orchestrata con una scrittura ricercata che incuriosisce sempre di più a voltare e voltare pagina.
Dal punto di vista del contenuto, purtroppo, non ho trovato nulla che mi portasse un insegnamento, che mi spingesse a riflettere su un determinato argomento. Ho capito che l'uomo è predatore e tante volte è smosso solo da puro interesse, che sia esso dettato da fama o soldi; ma al contempo, quando qualcuno ne minaccia l'integrità o la dignità , agisce per paura, si cela e camuffa la sua esistenza, tenendo buono chi davvero ha in mano le redini del gioco.
Mentre leggevo questo libro ho scoperto che fa parte di una sorta di "trilogia", legata più da concetti ideali, in quanto sono storie assolutamente non connesse da altro. Nonostante questo non credo che leggerò altro di questo autore, almeno non al momento, in futuro mai dire mai.
VALUTAZIONE: ★★
Così mi rimane dalla lettura del suo ultimo lavoro? Semplice da rispondere: nulla.
Non mi sono rimaste emozioni, sensazioni positive o sentimenti che ricorderò. E' stata una lettura fluida, alla fine in un paio di giorni l'ho terminato, forse tirandolo per le lunghe per affrontare al meglio la discussione nel gruppo di lettura. Ciò che mi ha stupito, in positivo lo ammetto, dell'autore, è che in poche pagine tiene in sospeso il lettore, che resta a pendere dalle sue parole, come se fosse in attesa di una rivelazione illuminante, che potrebbe cambiare la percezione dell'intera storia.
Cosa ottiene il lettore giunto al termine? L'amaro in bocca. Nessuna rivelazione scottante, nessuna confidenza pungente, un finale che, a mio avviso, non si capisce dove voglia andare a parare.
I personaggi di Starnone hanno tutti un carattere molto forte e ben delineato, Pietro su tutti, che quasi giungono a chi si trova dall'altra parte della pagina, come persone negative. Ammetto che nessuno di coloro che incontriamo mi è piaciuto, dal momento che sembra che il loro intento sia quello di farsi "odiare" e provare una certa pietà . Pietro è un uomo saccente, vuole avere la ragione di qualsiasi discorso, girando e rigirando i dialoghi in modo che alla fine ne esca in buona luce.
Teresa, la prima delle tante donne della sua vita che troviamo in queste pagine (alla fine due sole di rilievo siamo degni di conoscere), è una donna che vive nell'ombra dell'idea che ha di Pietro. Dapprima sua studentessa, in seguito una delle sue amanti, per arrivare a essere la donna da lui più temuta, che lo tiene in pugno grazie al suo segreto. Qual è questo? Lo richiama il titolo del romanzo, lo cercherete per tutto il libro, smaniosi di capire perché Pietro temi così tanto che lei possa parlarne, ma non aspettatevi granché, piuttosto immaginate, pensate da voi.
Un altro aspetto che non credevo di trovare è la suddivisione del testo in tre racconti, che un po' mi ha spiazzata, lasciandomi con tanti dubbi e domande irrisolte.
Nulla da dire dal punto di vista stilistico e letterario, una narrazione ben orchestrata con una scrittura ricercata che incuriosisce sempre di più a voltare e voltare pagina.
Dal punto di vista del contenuto, purtroppo, non ho trovato nulla che mi portasse un insegnamento, che mi spingesse a riflettere su un determinato argomento. Ho capito che l'uomo è predatore e tante volte è smosso solo da puro interesse, che sia esso dettato da fama o soldi; ma al contempo, quando qualcuno ne minaccia l'integrità o la dignità , agisce per paura, si cela e camuffa la sua esistenza, tenendo buono chi davvero ha in mano le redini del gioco.
Mentre leggevo questo libro ho scoperto che fa parte di una sorta di "trilogia", legata più da concetti ideali, in quanto sono storie assolutamente non connesse da altro. Nonostante questo non credo che leggerò altro di questo autore, almeno non al momento, in futuro mai dire mai.
VALUTAZIONE: ★★
Ciao! Non lo conoscevo, ma guarda, dopo averti letto, non ho nemmeno la curiosità di andare a vedere cosa sia :-) Alla prossima
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