Buongiorno lettori♡
Dopo la pausa festiva di ieri, torno a parlarvi dei libri letti nell'ultimo periodo. Oggi la recensione è dedicata a un autore che vi ho già presentato in pagina con i suoi precedenti romanzi. Dopo "Tante stelle, qualche nuvola" e "Ti stavo pensando", Mattia Ollerongis è tornato con "Mancherai all'infinito" edito Sperling & Kupfer, che voglio ringraziare per la copia che mi ha inviato (prima dell'inizio del lockdown e delle relative restrizioni). Tutte le mie impressioni le trovate, come sempre, nell'articolo che segue.
Dopo la pausa festiva di ieri, torno a parlarvi dei libri letti nell'ultimo periodo. Oggi la recensione è dedicata a un autore che vi ho già presentato in pagina con i suoi precedenti romanzi. Dopo "Tante stelle, qualche nuvola" e "Ti stavo pensando", Mattia Ollerongis è tornato con "Mancherai all'infinito" edito Sperling & Kupfer, che voglio ringraziare per la copia che mi ha inviato (prima dell'inizio del lockdown e delle relative restrizioni). Tutte le mie impressioni le trovate, come sempre, nell'articolo che segue.
Buone letture♡
TITOLO: MANCHERAI ALL'INFINITO
AUTORE: MATTIA OLLERONGIS
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 FEBBRAIO 2020
CASA EDITRICE: SPERLING & KUPFER
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 212
PREZZO: 15.10/EBOOK 8.99
TRAMA
Il tempo non basta per superare il dolore, si deve essere pronti a farlo. E per esserlo, per tornare a vivere, bisogna prima trattenere il respiro, immergersi e toccare il fondo. Lo sa bene Mattia, ventenne silenzioso, timido e pigro. È passato ormai un anno da quando tra lui e Anita, il suo primo grande amore, è finita e da allora non riesce a ritrovare le forze per affrontare la vita di ogni giorno, l'università e le responsabilità degli adulti. Mentre i suoi genitori sono via per il weekend, a loro insaputa torna a Valencia, dove era stato con lei per la loro unica, indimenticabile vacanza insieme. Non sa cosa sta cercando, né cosa troverà lì, ma spera che quel piccolo viaggio guarisca una volta per tutte le ferite del suo cuore. Di fronte a quel mare che insieme avevano ammirato, mano nella mano, Mattia riceverà una misteriosa lettera che forse potrà dargli le risposte che cerca. Perché a volte perdersi è l'unica strada per ritrovarsi.
RECENSIONE - COMMENTO
Che tu abbia venti, trenta o quarant'anni la fine di un amore porta con se un dolore tutto suo. Un dolore a cui è difficile dare voce e trovare pace, per il quale vaghi in cerca di risposte e di "cerotti" che possano sanare il tuo cuore.
La fine di una storia d'amore ha, per forza, delle ripercussioni sulla tua visione del mondo, delle persone che ti circondano e del significato che attribuisci alla stessa parola: amore.
Quanta forza, potenza e delicatezza racchiuse in un sol termine; quanti sogni, speranze e paure vissute in sua compagnia. L'amore ti cambia la vita, quasi in maniera irreversibile: quando esci da anni di relazioni non sarai mai più lo stesso. Tutto questo lo conosce bene Mattia, vent'anni, voglia di studiare persa per strada, amici che si sono allontanati al termine del liceo, un padre che poco sopporta e una sorella più piccola, che tiene alta l'allegria in casa. Un ragazzo timido che si lascia sopraffare dagli eventi della vita, soprattutto da un anno a questa parte, quando la ragazza che ama più della sua stessa vita l'ha lasciato, sparendo all'improvviso, senza spiegazioni ne giustificazioni. Il loro era un amore puro, gioviale e spensierato. Quello di due ragazzini che si conoscono tra i banchi di scuola, che si rincorrono a suon di sorrisi e sguardi rubati. Quello che ti fa sospirare e sentire le famose "farfalle" nello stomaco. Che ti fa vedere il mondo su una scala di colori più ampia, rispetto al grigio e nero al quale sei abituato. Quello che non ti da pace una volta finito, in particolare se non c'è un motivo, un perché, una ragione dietro quella scelta. E invece il motivo si trova, dopo capitoli che si alternano tra il presente di Mattia e il suo passato, tra la sua voce narrante e una fuori campo che parte dalla sua infanzia per raccontare la sua crescita, le sue amicizie, l'arrivo di Anita e quella vacanza a Valencia che tutto ha cambiato.
Anita, così sorridente, spensierata e amante delle bellezze della vita; una presenza la sua che aleggia per buona parte della storia, che vi spinge a leggere, voltare pagina, curiosare tra le loro storie, capire cosa sia successo dopo quella magica estate, per restare colpiti da una verità che fa male, che non ha risposte logiche, dal momento che taluni avvenimenti logica non ne hanno.
Allora la scelta di Mattia di tornare nella città che è divenuta il simbolo del loro amore, Valencia, acquisisce una visione tutta nuova, affrontata anche da voi lettori con uno spirito differente.
Un libro che è un buon insieme di romanzo e poesie, che racchiude l'essenza delle prime due pubblicazioni dell'autore, caratterizzato da una narrazione fluida e una scrittura diretta, che apre il cuore di chi legge e gli regala emozioni.
Un autore, Mattia, che conosce l'uso delle parole come "arma" per conquistare, dar voce ai sentimenti umani, donare risposte a chi le cerca in maniera incondizionata, regalare un po' di spensieratezza e far sentire meno soli chi soffre, chi ama, chi spera e chi continua a crederci.
Talvolta un sorriso è il dono più bello che si possa fare.
VALUTAZIONE: ★★★★
La fine di una storia d'amore ha, per forza, delle ripercussioni sulla tua visione del mondo, delle persone che ti circondano e del significato che attribuisci alla stessa parola: amore.
Quanta forza, potenza e delicatezza racchiuse in un sol termine; quanti sogni, speranze e paure vissute in sua compagnia. L'amore ti cambia la vita, quasi in maniera irreversibile: quando esci da anni di relazioni non sarai mai più lo stesso. Tutto questo lo conosce bene Mattia, vent'anni, voglia di studiare persa per strada, amici che si sono allontanati al termine del liceo, un padre che poco sopporta e una sorella più piccola, che tiene alta l'allegria in casa. Un ragazzo timido che si lascia sopraffare dagli eventi della vita, soprattutto da un anno a questa parte, quando la ragazza che ama più della sua stessa vita l'ha lasciato, sparendo all'improvviso, senza spiegazioni ne giustificazioni. Il loro era un amore puro, gioviale e spensierato. Quello di due ragazzini che si conoscono tra i banchi di scuola, che si rincorrono a suon di sorrisi e sguardi rubati. Quello che ti fa sospirare e sentire le famose "farfalle" nello stomaco. Che ti fa vedere il mondo su una scala di colori più ampia, rispetto al grigio e nero al quale sei abituato. Quello che non ti da pace una volta finito, in particolare se non c'è un motivo, un perché, una ragione dietro quella scelta. E invece il motivo si trova, dopo capitoli che si alternano tra il presente di Mattia e il suo passato, tra la sua voce narrante e una fuori campo che parte dalla sua infanzia per raccontare la sua crescita, le sue amicizie, l'arrivo di Anita e quella vacanza a Valencia che tutto ha cambiato.
Anita, così sorridente, spensierata e amante delle bellezze della vita; una presenza la sua che aleggia per buona parte della storia, che vi spinge a leggere, voltare pagina, curiosare tra le loro storie, capire cosa sia successo dopo quella magica estate, per restare colpiti da una verità che fa male, che non ha risposte logiche, dal momento che taluni avvenimenti logica non ne hanno.
Allora la scelta di Mattia di tornare nella città che è divenuta il simbolo del loro amore, Valencia, acquisisce una visione tutta nuova, affrontata anche da voi lettori con uno spirito differente.
Un libro che è un buon insieme di romanzo e poesie, che racchiude l'essenza delle prime due pubblicazioni dell'autore, caratterizzato da una narrazione fluida e una scrittura diretta, che apre il cuore di chi legge e gli regala emozioni.
Un autore, Mattia, che conosce l'uso delle parole come "arma" per conquistare, dar voce ai sentimenti umani, donare risposte a chi le cerca in maniera incondizionata, regalare un po' di spensieratezza e far sentire meno soli chi soffre, chi ama, chi spera e chi continua a crederci.
Talvolta un sorriso è il dono più bello che si possa fare.
VALUTAZIONE: ★★★★
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