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Mentre la vita corre - recensione

Buongiorno lettori❤
Nuovo giorno, nuova recensione! Oggi ci spostiamo in casa Sperling & Kupfer per il secondo romanzo di Beatrice Mariani, pubblicato a ridosso del lockdown, "Mentre la vita corre" pertanto ringrazio l'editore per l'invio anche della copia cartacea oltre avermi fornito il digitale in precedenza.
Nell'articolo di seguito, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤


TITOLO: MENTRE LA VITA CORRE
AUTORE: BEATRICE MARIANI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 MARZO 2020
CASA EDITRICE: SPERLING & KUPFER
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 304
PREZZO: 16.05/EBOOK 9.99


TRAMA

Elisa e Stefano, romani, quarantenni già da un po', si svegliano ogni mattina con un solo scopo: portare avanti le proprie famiglie complicate. Si incontrano sul lavoro per caso, complici una collega in ferie e delle tabelle da compilare in fretta. Finiscono a letto senza farsi domande e soprattutto senza nessun piano per il dopo. Entrambi già feriti dalla vita, sono immersi e sommersi in una quotidianità senza respiro. Per lei: un ex marito difficile da odiare anche se ha messo incinta un'altra donna, due figli piccoli, una madre invadente che dispensa consigli non richiesti e una montagna di sensi di colpa. Per lui: una figlia adolescente tanto ribelle quanto bisognosa di affetto, un'ex moglie rancorosa e una carriera di successo e fatica nella quale dimenticare tutto quello che non va, compreso se stesso. Troppo pericoloso mescolare questi due mondi già in equilibrio precario: il rischio di esplosione è altissimo. Nel tentativo di dimenticarsi, finiscono però per avvicinarsi sempre di più. L'esistenza, si sa, ama i colpi di scena e li aspetterà al varco con tragedie inaspettate e cambiamenti repentini. Un romanzo contemporaneo che racconta di noi e delle nostre fragilità, di quanto sia difficile dare una seconda chance alla vita quando il passato pesa come un macigno. Una possibilità, forse l'unica, c'è. Ed è l'amore.

RECENSIONE - COMMENTO

Nell'estate di due anni fa ho conosciuto la scrittura e lo stile narrativo di Beatrice Mariani, grazie a "Una ragazza inglese", romanzo che mi ha richiamato le atmosfere dei classici della letteratura inglese, riprendendone alcune alla "Jane Eyre", soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti.
Il suo nuovo romanzo, "Mentre la vita corre", è totalmente differente da quello di esordio, sia per l'ambientazione che per i personaggi.
Ciò che ho piacevolmente ritrovato è lo stile narrativo della Mariani, fluido sì, ma che al tempo stesso richiede la giusta tranquillità di lettura, allontanando il lettore dalla frenesia.
Frenesia che invece vivono quotidianamente Elisa e Stefano, quarantenni romani, che si destreggiano tra figli, casa e lavoro.
Non si sono mai incontrati, ne si conoscono, fino a quando delle tabelle di statistica li mettono sulla stessa strada; un lavoro urgente di cui necessita Stefano e che, in quel momento, solo Elisa può fargli avere.
Filo conduttore che accomuna i due per gran parte del romanzo è proprio il lavoro, l'ufficio è la loro seconda casa, i colleghi amici di una vita, la corsa al successo il loro obiettivo. Entrambi non più "giovani", hanno dedicato anni e anni di sacrifici per raggiungere gli obiettivi di una vita, accettando ciò che il destino ha avuto in serbo per loro.
Lei un matrimonio finito alle spalle, due figli, e l'ex marito, Carlo, che ha avuto una bambina da una relazione durata troppo poco per essere reale, e che Elisa si sforza di accettare da tempo.
Lui, padre di un'adolescente che ricorda l'eleganza francese dell'ex moglie, un po' ribelle e che si sente divisa tra i genitori, poiché la madre vive in Francia con il nuovo marito e i figli avuti da lui.
Ecco un altro filo conduttore della storia: la famiglia. Quel complesso di sentimenti, amori, bugie, segreti, chiasso e silenzi, sorrisi e lacrime, che si identifica nell'unione che nasce quando ci si ritrova attorno allo stesso tavolo sotto il medesimo tetto. Si possono avere visioni differenti di uno o più argomenti, si può litigare e non parlarsi per giorni interi, ma si può chiedere scusa con un abbraccio, sollevare il mento e guardare il proprio genitore/figlio dritto negli occhi e trarne la scintilla che scioglie qualsiasi avversità.
Ne hanno scavalcate di difficoltà Elisa e Stefano e tante altre dovranno affrontarne in queste pagine, in primis il loro incontro, ciò che nascerà e che non sapranno accettare fin dall'inizio. Faticheranno per gran parte della storia a riconoscere che i sentimenti possono nascere a qualsiasi età, sbocciare all'improvviso eppure essere ancora coltivati con gioia e passione, dal momento che non esiste l'età giusta per innamorarsi. E se l'amore può divenire la soluzione per sbrogliare la matassa in cui si trovano incastrati, saranno solo loro due, lontani da occhi indiscreti, da figli chiassosi e madri impiccione, a stabilirlo.
Ma non pensate che l'amore sia il sentimento principe, quello in primo piano, quello che si vive a vent'anni; saranno i loro pensieri, i loro timori ad aver voce continua, le speranze infrante e le tante domande che sembrano non avere risposta logica. Infatti, a mio avviso, l'intento dell'autrice, è stato proprio quello di analizzare come due persone mature, con esperienze di vita importanti, un passato sostanzioso, si possano trovare a fare i conti con qualcosa di dimenticato, di grande e di difficile da vivere ancora.
"Mentre la vita corre" è una storia corale, su come la nostra quotidianità, i tempi stretti che il binomio vita privata-vita lavorativa ci impone, metta ognuno di noi davanti a delle scelte da compiere, a rinunce da fare e a compromessi a cui dover scendere. Ma nell'attimo esatto in cui due persone si passano a fianco, si sfiorano o si vedono con la coda dell'occhio, tutto pare immobilizzarsi, trovare per un millisecondo tregua e alcune delle risposte cercate.

VALUTAZIONE: ★★★☆

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