Buongiorno lettori❤
Vi parlo di un'uscita odierna che ho avuto il super piacere di leggere in anteprima. Si tratta di "Basta un caffè per essere felici" di Toshikazu Kawaguchi edito Garzanti, che ringrazio per l'invio della copia, seguito del successo "Finché il caffè è caldo". Nell'articolo di seguito tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: BASTA UN CAFFE' PER ESSERE FELICI
AUTORE: TOSHIKAZU KAWAGUCHI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 GENNAIO 2021
CASA EDITRICE: GARZANTI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 176
PREZZO: 15.20/EBOOK 9.99
TRAMA
Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita. L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.
RECENSIONE - COMMENTO
Lo scorso anno durante il primo lockdown avevo affrontato la lettura di "Finché il caffè è caldo", libro entrato nella mia personale Top10 del 2020, e lo avevo trovato adatto al momento particolare che tutti noi stavamo vivendo: una forzata lontananza dagli affetti.
In quelle pagine avevo compreso come ogni attimo non vada mai sprecato, poiché potrebbe essere l'ultimo o l'unico per risolvere una situazione.
Potrete immaginare la mia felicità quando a dicembre ho scoperto che in questi primi giorni del nuovo anno, sarebbe stato pubblicato un secondo romanzo dell'autore nipponico, ambientato sempre in questa speciale caffetteria.
Molti dei protagonisti, per chi ha letto il primo, sono volti già incontrati, mentre altri si riallacciano ai primi, direttamente o indirettamente.
"Basta un caffè per essere felici" è un libro composto da quattro capitoli, che si possono leggere come singoli racconti, dal momento che ognuno di loro è incentrato su un determinato personaggio e situazione.
Proseguendo con la lettura ero sempre più convinta che ci fosse anche un incontro risolutivo per la donna fantasma, colei che occupa sempre l'unica sedia che permette di viaggiare nel tempo. Di una cosa sono molto felice, ovvero averne scoperta l'identità e il legame che ha con una persona in particolare che lavora nella caffetteria, ma se c'è un momento che mi ha resa ancora più felice è stato quando entrambe queste persone hanno potuto liberarsi dai rispettivi pesi. Come e cosa sia successo, però, lo lascio scoprire a voi, essendo un momento molto intimo e personale.
Ancora una volta i temi narrati riguardano gli affetti su tutti, la possibilità di scambiare un ultimo sorriso a una persona scomparsa, un ultimo addio mai pronunciato, la voglia di non lasciare nulla in sospeso.
Perché se c'è una cosa bellissima permessa da questo posto è proprio quella di viaggiare, nel passato e nel futuro, e di incontrare una determinata persona che si è trovata lì; ma se c'è una cosa che fa un po' male è la non possibilità di modificare il corso degli eventi, purtroppo abbiamo in mano le redini della nostra vita fino a un certo punto, non possiamo influire a piacimento sul destino.
Toshikazu Kawaguchi ha realizzato, ancora una volta, un libro che scava nella profondità, toccando il lettore che la sua potenza narrativa, ricchissima di dettagli, eppure estremamente evocativa per ciò che intende esprimere.
Credo che in questo nuovo lavoro si senta di più l'impronta teatrale, data dalla principale professione dell'autore, infatti alcune scene si leggono proprio per come potrebbero essere rappresentate teatralmente.
In conclusione, lasciando a voi tutta la bellezza e delicatezza della lettura, consiglio il libro a chi ha letto il precedente; mentre per chi volesse approcciarsi all'autore allora bisogna assolutamente recuperare la prima pubblicazione. Non fatevi spaventare se trovate dettagli ripetuti o una narrazione che richiede più tempo, posso dirvi che è una caratteristica tipica degli autori asiatici, poco alla volta scoprirete una particolare magia.
VALUTAZIONE: ★★★★
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