Buon giovedì accaniti lettori😊
Sono molto contenta di presentarvi questa nuova rubrica e iniziarla subito con una delle mie autrici italiane preferite...autrice della serie "Tutta colpa di New York", "Ho voglia di innamorarmi" e ultima uscita, "Tutta colpa di quel bacio" (qui la recensione).
Sì, sto proprio parlando di lei: Cassandra Rocca.
Ho pensato per voi 10 domande che vi permettano di conoscere meglio chi si cela dietro la penna dell'amata serie di "Tutta colpa di New York".
Siete pronti per questa nuova avventura?
Ecco a voi l'intervista completa, buona lettura💜
Cassandra è una ragazza come tante, che durante il giorno lavora con i bambini e nel tempo libero scrive. Ho scoperto questa passione intorno ai dieci anni, per sfuggire a un periodo molto triste della mia vita: creavo mondi alternativi in cui tutto potesse essere bello e avere un lieto fine per contrastare la realtà . Le storie d'amore sono arrivate al liceo, ho iniziato per scherzo scrivendo racconti romantici per le mie amiche, poi ci ho preso gusto...E non ho più smesso.
2. "Tutta colpa di New York" è la tua prima opera pubblicata, cosa hai provato quando la Newton Compton ti ha contattata?
Incredulità , e poi paura. All'inizio ho anche pensato di non firmare il contratto: non mi sentivo all'altezza. Ma sognavo la pubblicazione con un grande editore da troppo tempo per buttare all'aria una simile opportunità . Quindi ho accettato...E quando ho avuto tra le mani il libro finito, ho pianto di gioia.
3. Che ruolo ha avuto la tua famiglia nel tuo percorso di crescita come scrittrice, ti hanno sempre supportata?
Nessun ruolo. Fino all'anno scorso molti ancora non sapevano di questo mio "secondo lavoro". In realtà hanno sempre pensato che il mio fosse un hobby e sospetto che ancora credano non sia un vero mestiere. Hanno una mentalità un po' antica e razionale. Chi mi ha sostenuta sempre e spronata a provarci è mia sorella, la mia lettrice numero uno, già in tempi non sospetti. Anche lei, quando ha visto il mio primo libro finito, ha pianto...direttamente in libreria!
4. "Tutta colpa di New York" è diventata una serie molto apprezzata in Italia, tanto è che sta venendo tradotta in altri Paesi, potevi immaginare tutto questo successo?
Assolutamente no, a volte mi sembra ancora un sogno. E forse è per questo che mi viene così semplice narrare favole in stile Cenerentola: perché io stessa ne ho vissuta una, realizzando questo mio desiderio.
5. Di questa trilogia, il mio romanzo preferito è il secondo, ovvero l'amore tra Zoe ed Eric, qual è la tua coppia preferita e perché?
E' come chiedere a una mamma qual è il suo figlio preferito: impossibile scegliere! Sono tutti pezzi di cuore. Se proprio dovessi essere costretta, sotto minaccia di morte, direi Clover e Cade, ma solo perché sono stati i primi e attraverso la loro storia ho realizzato un sogno. Se questo sogno prosegue, però, è anche merito di tutti gli altri...o sarei già nel dimenticatoio.
6. In questi anni ci hai fatto conoscere diversi personaggi femminili, con in comune un certo senso di insicurezza personale, assomiglia Cassandra a qualcuna di loro?
A tutte! In ognuna di loro c'è una parte di me. Scrivendo io risolvo paranoie, affronto paure, rielaboro esperienze vissute. Se non ci fosse del mio in loro, non risulterebbero reali, ma solo figurine di carta. Quelle che più mi somigliano, comunque, sono Clover, Liberty e Heaven. Ed Eric!
7. Da New York a Los Angeles, le tue ambientazioni puntano ai luoghi frequentati dalle star americane, cosa ti ha spinto a cercare lo scenario giusto oltre Oceano?
Amo l'America e sogno di poterla visitare tutta, un giorno. E siccome per il momento non posso farlo, viaggio attraverso i miei romanzi. Non scelgo le location più famose per una questione di "visibilità ", scelgo il posto che più si adatta alla trama. Spesso i miei protagonisti si destreggiano nel mondo dell'arte, quindi è naturale che le mie scelte ricadano sulle città che offrono maggiori possibilità di movimento. Ma ho idee anche per i paesini sperduti!
8. Partendo dalla serie di "Tutta colpa di New York", novelle comprese, arrivando all'ultima pubblicazione di "Tutta colpa di quel bacio", in quale romanzo hai trovato le maggiori difficoltà di approccio e scrittura e perché?
L'ultimo, "Tutta colpa di quel bacio". E credo sarà così anche per i prossimi. Il fatto è che la trilogia era già scritta quando la Newton mi ha contattata, quindi si può dire che l'ho scritta senza pensare, per passione. Ora invece ragiono molto di più su quello che scrivo, sto attenta alla forma, mi lascio spaventare dai possibili giudizi dei lettori. Ho inevitabilmente perso un po' di spontaneità (è anche per questo che sono così lenta a scrivere!). Ma sto cercando di ritrovarla.
9. Coinvolgi molto i tuoi fan suoi tuoi canali social rendendoli partecipi delle tue attività : pochi mesi fa hai rispolverato una vecchia trama fantasy che ha allarmato le tue lettrici, hai mai considerato l'idea di sperimentare generi nuovi?
Ci penso spesso, ma non credo lo farò tanto presto. La commedia contemporanea è il mio vestito più comodo. A volte mi pacerebbe indossare abiti femminili e tacchi a spillo, ma poi finisco sempre con le solite scarpe da ginnastica e i jeans: è ciò che mi rappresenta. Cambierò solo se ne sentirò davvero l'esigenza.
10. Concludiamo questa intervista con una domanda che scotta: cosa bolle nella pentola, o meglio nel computer, di Cassandra? Hai già idee sul tuo prossimo romanzo da proporre al pubblico italiano e non solo?
Ho iniziato da poco a scrivere un nuovo romanzo, che va a rilento ma che, dopo un anno di tentativi infruttuosi, sento mio e ho davvero voglia di portarlo avanti e condividerlo con i miei lettori. Quanto alle pubblicazioni straniere, dovrebbe uscire la versione inglese di "Mi sposo a New York" nei prossimi mesi. E "Una notte d'amore a New York" in polacco. Ma non so ancora le date certe. Vi terrò aggiornati😊
Ringrazio ancora Cassandra per la disponibilità e gentilezza e ringrazio voi lettori che siete arrivati al termine di questa intervista.♡
Sono molto contenta di presentarvi questa nuova rubrica e iniziarla subito con una delle mie autrici italiane preferite...autrice della serie "Tutta colpa di New York", "Ho voglia di innamorarmi" e ultima uscita, "Tutta colpa di quel bacio" (qui la recensione).
Sì, sto proprio parlando di lei: Cassandra Rocca.
Ho pensato per voi 10 domande che vi permettano di conoscere meglio chi si cela dietro la penna dell'amata serie di "Tutta colpa di New York".
Siete pronti per questa nuova avventura?
Ecco a voi l'intervista completa, buona lettura💜
1. Ciao Cassandra, grazie mille per la disponibilità , iniziamo subito con una domanda di rito, chi è Cassandra Rocca e a che età hai scoperto la tua passione per la scrittura?
Cassandra è una ragazza come tante, che durante il giorno lavora con i bambini e nel tempo libero scrive. Ho scoperto questa passione intorno ai dieci anni, per sfuggire a un periodo molto triste della mia vita: creavo mondi alternativi in cui tutto potesse essere bello e avere un lieto fine per contrastare la realtà . Le storie d'amore sono arrivate al liceo, ho iniziato per scherzo scrivendo racconti romantici per le mie amiche, poi ci ho preso gusto...E non ho più smesso.
2. "Tutta colpa di New York" è la tua prima opera pubblicata, cosa hai provato quando la Newton Compton ti ha contattata?
Incredulità , e poi paura. All'inizio ho anche pensato di non firmare il contratto: non mi sentivo all'altezza. Ma sognavo la pubblicazione con un grande editore da troppo tempo per buttare all'aria una simile opportunità . Quindi ho accettato...E quando ho avuto tra le mani il libro finito, ho pianto di gioia.
3. Che ruolo ha avuto la tua famiglia nel tuo percorso di crescita come scrittrice, ti hanno sempre supportata?
Nessun ruolo. Fino all'anno scorso molti ancora non sapevano di questo mio "secondo lavoro". In realtà hanno sempre pensato che il mio fosse un hobby e sospetto che ancora credano non sia un vero mestiere. Hanno una mentalità un po' antica e razionale. Chi mi ha sostenuta sempre e spronata a provarci è mia sorella, la mia lettrice numero uno, già in tempi non sospetti. Anche lei, quando ha visto il mio primo libro finito, ha pianto...direttamente in libreria!
4. "Tutta colpa di New York" è diventata una serie molto apprezzata in Italia, tanto è che sta venendo tradotta in altri Paesi, potevi immaginare tutto questo successo?
Assolutamente no, a volte mi sembra ancora un sogno. E forse è per questo che mi viene così semplice narrare favole in stile Cenerentola: perché io stessa ne ho vissuta una, realizzando questo mio desiderio.
5. Di questa trilogia, il mio romanzo preferito è il secondo, ovvero l'amore tra Zoe ed Eric, qual è la tua coppia preferita e perché?
E' come chiedere a una mamma qual è il suo figlio preferito: impossibile scegliere! Sono tutti pezzi di cuore. Se proprio dovessi essere costretta, sotto minaccia di morte, direi Clover e Cade, ma solo perché sono stati i primi e attraverso la loro storia ho realizzato un sogno. Se questo sogno prosegue, però, è anche merito di tutti gli altri...o sarei già nel dimenticatoio.
6. In questi anni ci hai fatto conoscere diversi personaggi femminili, con in comune un certo senso di insicurezza personale, assomiglia Cassandra a qualcuna di loro?
A tutte! In ognuna di loro c'è una parte di me. Scrivendo io risolvo paranoie, affronto paure, rielaboro esperienze vissute. Se non ci fosse del mio in loro, non risulterebbero reali, ma solo figurine di carta. Quelle che più mi somigliano, comunque, sono Clover, Liberty e Heaven. Ed Eric!
7. Da New York a Los Angeles, le tue ambientazioni puntano ai luoghi frequentati dalle star americane, cosa ti ha spinto a cercare lo scenario giusto oltre Oceano?
Amo l'America e sogno di poterla visitare tutta, un giorno. E siccome per il momento non posso farlo, viaggio attraverso i miei romanzi. Non scelgo le location più famose per una questione di "visibilità ", scelgo il posto che più si adatta alla trama. Spesso i miei protagonisti si destreggiano nel mondo dell'arte, quindi è naturale che le mie scelte ricadano sulle città che offrono maggiori possibilità di movimento. Ma ho idee anche per i paesini sperduti!
8. Partendo dalla serie di "Tutta colpa di New York", novelle comprese, arrivando all'ultima pubblicazione di "Tutta colpa di quel bacio", in quale romanzo hai trovato le maggiori difficoltà di approccio e scrittura e perché?
L'ultimo, "Tutta colpa di quel bacio". E credo sarà così anche per i prossimi. Il fatto è che la trilogia era già scritta quando la Newton mi ha contattata, quindi si può dire che l'ho scritta senza pensare, per passione. Ora invece ragiono molto di più su quello che scrivo, sto attenta alla forma, mi lascio spaventare dai possibili giudizi dei lettori. Ho inevitabilmente perso un po' di spontaneità (è anche per questo che sono così lenta a scrivere!). Ma sto cercando di ritrovarla.
9. Coinvolgi molto i tuoi fan suoi tuoi canali social rendendoli partecipi delle tue attività : pochi mesi fa hai rispolverato una vecchia trama fantasy che ha allarmato le tue lettrici, hai mai considerato l'idea di sperimentare generi nuovi?
Ci penso spesso, ma non credo lo farò tanto presto. La commedia contemporanea è il mio vestito più comodo. A volte mi pacerebbe indossare abiti femminili e tacchi a spillo, ma poi finisco sempre con le solite scarpe da ginnastica e i jeans: è ciò che mi rappresenta. Cambierò solo se ne sentirò davvero l'esigenza.
10. Concludiamo questa intervista con una domanda che scotta: cosa bolle nella pentola, o meglio nel computer, di Cassandra? Hai già idee sul tuo prossimo romanzo da proporre al pubblico italiano e non solo?
Ho iniziato da poco a scrivere un nuovo romanzo, che va a rilento ma che, dopo un anno di tentativi infruttuosi, sento mio e ho davvero voglia di portarlo avanti e condividerlo con i miei lettori. Quanto alle pubblicazioni straniere, dovrebbe uscire la versione inglese di "Mi sposo a New York" nei prossimi mesi. E "Una notte d'amore a New York" in polacco. Ma non so ancora le date certe. Vi terrò aggiornati😊
Ringrazio ancora Cassandra per la disponibilità e gentilezza e ringrazio voi lettori che siete arrivati al termine di questa intervista.♡
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