TITOLO: DIPHYLLEIA
AUTORE: VALENTINA BONCI
EDITORE: AND MY BOOK
GENERE: ROMANZO BREVE
PAGINE: 72
PREZZO: 8,08/EBOOK 4,50
SINOSSI
La rabbia aveva prevalso sull'amore, e, a testa bassa e cuore infranto, ad Aiyana non restava che andarsene. E se ne andò. Perché non c'è rabbia più vera e pericolosa di quella degli innamorati che si sentono traditi. Degli innamorati che si sentono innamorati pazzi e si ritrovano morti e a pezzi.
RECENSIONE
"Diphylleia" è un romanzo breve che tratta un tema di grande attualità, si legge in pochissimo tempo e ci lascia tante domande su certi comportamenti della nostra società.
Sì, perché ci vantiamo tanto di essere una società aperta, avanzata, migliore di quella passata, quando in realtà violenza fisica e psicologica sono all'ordine del giorno.
Questo libro è un viaggio interiore che compie la protagonista per riscoprirsi, o meglio, riconoscersi.
Infatti, Aiyana si risveglia dopo tre mesi dal coma non ricordando nulla di sé, ovviamente neanche il motivo del suo trovarsi in ospedale, circondata solo dall'affetto della nonna Karla e dell'infermiere che si è preso cura di lei per tutto il tempo, Ben.
Aiyana dovrà imparare e accettare i ricordi attraverso le parole della nonna e scoprire così che il suo cuore è legato a quello di una persona speciale.
La ragazza, che prima si credeva sola nella vita, in realtà ha una casa sua che condivide con il suo grande amore, Selene.
L'io narrante ci presenta la storia con gli occhi dei vari protagonisti, ci esprime le loro emozioni, così forti e dirette da arrivare subito al lettore tenendolo con il fiato in sospeso, portandolo al finale che, l'ignoranza di molte persone, è in grado di causare; oppure reagire e affrontare le proprie scelte a testa alta.
COMMENTO
"Diphylleia" è un romanzo di denuncia contro l'insensata paura di certe persone verso chi vive un amore "diverso", che poi non ha nulla di diverso dal loro stereotipo di amore.
Aiyana e Selene vogliono vivere la loro vita insieme e per questo dovranno affrontare la paura di perdersi, di lasciarsi e di non riconoscersi.
"Siamo come quel punto inesistente, ma fondamentale in cui cielo e mare si fondono per far l'amore. Mnikawa, mare. Mahpiya, cielo. Loro erano mare e cielo, inseparabili. Sempre insieme, costantemente in contatto."
Nonostante la violenza subita da Aiyana, da parte di una persona a lei vicina che non è stata capace di accettarla, la ragazza ha ritrovato, a fatica, la forza di vivere dentro di sé.
La narrazione è fluida e la scrittura ben curata.
I personaggi mi sono piaciuti, così come la storia e il messaggio che trasmette.
Vi consiglio questa lettura che vi ruberà solo un'ora, per vivere le emozioni e le sensazioni che ci vengono trasmesse.
Non bisogna mai vergognarsi di chi siamo e soprattutto, a mio parere, ognuno è libero di vivere la propria vita e amare chi davvero lo rende felice.
"La vita è un battito d'ali e che l'amore è tutto quel che ci resta"
VALUTAZIONE: ★★★★★
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