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Intervistando...Felicia Kingsley

Buonasera amati lettori😘
Oggi torna la rubrica dedicata alle interviste🎉siete curiosi di scoprire con chi ho fatto quattro chiacchiere? Oggi conosceremo l'autrice del fenomeno editoriale, prima self, poi pubblicato dalla Newton Compton Editori, "Matrimonio di convenienza", un successo nato dal passa parola.
Pronta con un nuovo romanzo che verrà pubblicato agli inizi del nuovo anno, ecco cosa racconta di sé ai suoi lettori.
Parliamo di e con lei, Felicia Kingsley.
Iniziamo subito con le domande, arrivate alla fine dell'articolo e fatemi sapere cosa le avreste chiesto voi.
Buone letture❣



1. Ciao Felicia, grazie mille per aver accettato di fare questa intervista, iniziamo con una mia curiosità: il tuo nome è uno pseudonimo o hai origini inglesi?

Grazie mille a te e un abbraccio a tutti i followers del blog!
Felicia Kingsley è uno pseudonimo, io sono emiliana DOC certificata. Ho fatto questa scelta per mantenere il mio profilo personale separato dall’autrice. Da architetto sono iscritta a un ordine professionale e, benché scrivere romanzi rosa non sia vietato dal codice deontologico, preferisco non creare conflitti. Felicia è molto simile al mio vero nome, mentre Kingsley è un cognome che ho
utilizzato spesso per personaggi di mia invenzione quando scrivevo fan fiction e ci sono affezionata.


2. "Matrimonio di convenienza", prima di essere edito dalla Newton Compton Editori, è stato pubblicato in self, quale consiglio daresti ai giovani scrittori emergenti che sognano di vedere il loro libro tra gli scaffali di una libreria?


Ho scoperto che l’editoria è un mondo che viaggia alla velocità della luce quindi è necessario, per chiunque voglia entrarne a fare parte, tenersi sempre aggiornato sulle dinamiche di diffusione delle opere: i blog, i forum, i social, Wattpad… i flussi cambiano in continuazione. La parte di scrittura del romanzo, a posteriori, credo rappresenti solo il 50% del lavoro, perché anche la promozione richiede impegno e ricerca, ma se fatta bene dà ottimi risultati. E poi l’editing. Piuttosto che auto pubblicare subito il proprio romanzo appena scritta la parola FINE, meglio prendersi un attimo di pausa, farlo leggere a qualche beta-reader di fiducia e SENZA PELI SULLA LINGUA. La mia è spietata…
3. Hai iniziato a scrivere da piccola, quando hai capito che questa passione poteva diventare un lavoro?


Una volta sentii parlare della piattaforma Narcissus e andando a curiosare ho scoperto che esisteva la possibilità di pubblicare i propri lavori senza dover bussare alle porte delle case editrici. Ho fatto un tentativo nella speranza di condividere le storie, che fino a quel momento avevo tenuto per me, con persone con la mia stessa passione. Ai tempi del liceo scrivevo fan fiction (non esisteva ancora Wattpad) e allora lo scopo non era arrivare a una casa editrice, ma solo creare uno scambio di esperienze. Non credo di aver avuto una vera e propria epifania, piuttosto si è trattato di un passaggio naturale.
4. Quali erano i sogni della Felicia bambina e quali sono quelli della Felicia adulta?


La Felicia bambina ha cambiato migliaia di sogni nel corso della sua infanzia, ma una costante è rimasta: la tendenza a fantasticare e creare storie. Ho iniziato con le Barbie. Per me non erano solo bambole da vestire e pettinare, erano personaggi reali, viventi in un loro contesto e con storie proprie. Avevo trasformato la mia cameretta in una Barbie City utilizzando cartoni del supermercato per creare i luoghi che mancavano alla città. Per esempio: Barbie aveva Sprint, il suo cavallo, ma trovavo assurdo che non esistesse il maneggio, così l’ho costruito. Stessa cosa per la scuola: avevo tutte queste sorelle minori di Barbie ma nessuna andava a scuola?! Impossibile, quindi ho preso un cartone e ci ho fatto la scuola. In questa città le Barbie avevano le loro vite che mi divertivo a incasinare con drammi esistenziali di mia invenzione. Oggi Felicia fa la stessa cosa ma non usa più le Barbie. Che sogno ho ora? Mettendo da parte la modestia, mi piacerebbe lavorare alla sceneggiatura di qualche film o serie tv. 
5. Hai degli scrittori che prendi da modelli, sia tra i grandi classici che di oggi? E qual è stato il libro che ti ha avvicinato a questo mondo?


Ci sono scrittori che stimo tantissimo, tipo Ken Follet o Sophie Kinsella per i contemporanei, piuttosto che la Austen tra i classici, ma cerco di non prenderli a modello per non incappare nel rischio di scrivere copie sbiadite. Preferisco farmi influenzare da altri campi che non siano la letteratura, in modo da trovare l’ispirazione ma andando per la mia strada (quindi musica, arti figurative, cinema, teatro…).
Il libro che mi ha fatto diventare una lettrice è stato "La nonna sul melo" di Mira Lobe, a nove anni; mentre quello che mi ha aperto le porte del rosa è stato "I love shopping" della Kinsella, a quattordici.


6. I protagonisti di "Matrimonio di convenienza", Jemma e Ashford dimostrano come due mondi, all'apparenza inconciliabili, possano trovare molti punti in comune. Se fossero personaggi reali a quale coppia dello star system assomiglierebbero?


Bella domanda. Se parliamo di mondi inconciliabili ti direi Marilyn Monroe e Arthur Miller, lei (finta) svampita e appariscente, lui discreto e intellettuale, ma non è stata un’unione felice, quindi non mi sento di fare questo augurio a Jemma e Ash. Per il pairing tra un reale e una commoner rimane valido il paragone con William d’Inghilterra e Kate, ma la futura regina si è adattata più che bene alla vita di palazzo, al contrario di Jemma, che è più un peperino ribelle e anticonformista. Se andiamo sull’hollywoodiano, mi viene da dire Katy Perry e Orlando Bloom. Lui è un esemplare di maschio british elegante e garbato, lei pop, colorata e sguaiata. Ma non so se stiano ancora insieme… Questa domanda è davvero difficile!
7. Che effetto fa vedere il proprio libro letto e recensito da decine e decine di blog letterari? Ti potevi immaginare tutto questo successo?


L’effetto che mi fa è pura incredulità. Sul serio, ad ogni recensione, citazione, menzione mi emoziono! Ho tenuto le dita incrociate nella speranza che Jemma e Ash trovassero una buona accoglienza ma non immaginavo fino a questo punto, sono sincera. Devo davvero tanto a chi ha dedicato il proprio tempo al mio romanzo leggendolo e pubblicando recensioni.
8. Secondo te, uno scrittore italiano può vivere solo grazie ai suoi libri o è sempre meglio avere un lavoro sicuro alle spalle?


Vorrei dirti di sì, credimi, con tutto il cuore, ma non lo so. Scrittori italiani che vivono delle loro opere ci sono di certo, ma da parte mia, come esordiente, ti dico che il mio timbro da architetto ce l’ho ancora e divido il mio tempo tra la professione ufficiale e la mia passione.
9. Jemma e Ashford avranno un seguito o la loro storia d'amore merita di essere conclusa in un libro? A questo proposito preferisci le saghe o i libri autoconclusivi?


Jemma e Ashford vivono la loro vita felici e contenti a Denby Hall e credo che le lettrici abbiano il diritto di continuare a fantasticare sul loro personale "e vissero felici e contenti". Non ho il cuore di deludere le loro aspettative. Per quanto riguarda eventuali spin-off, chissà… Le saghe mi piacciono purchè abbiano un senso e non siano solo un brodo allungato, mentre i sequel spesso e volentieri deludono la mia immaginazione per cui ci vado veramente cauta per non "farmi male", specie se voglio bene all’autore.
10. A gennaio esce il tuo nuovo romanzo, sempre edito Newton Compton Editori, "Bugiarde si diventa", puoi darci qualche piccola anticipazione?


"Bugiarde si diventa" è una commedia fatta di equivoci, scambi di persona e ovviamente, bugie. Sono i cardini della commedia shakespeariana e questa volta li ho presi in prestito per vestirli di rosa.
La vita di Charlotte, la protagonista, è in una fase di stallo: cerca di farsi strada nella prestigiosa società in cui lavora; si dà da fare per essere all’altezza delle aspettative che la sua famiglia nutre su di lei anche se questo le costa tantissimi sacrifici; è tornata single dopo una relazione poco soddisfacente ma che le ha instillato il dubbio di non meritare di meglio; è terrorizzata dal deludere gli altri; inizia un sacco di diete che poi non finisce mai… non sa se le piace essere chi è, così, diventa qualcun altro.
Ad aiutarla c’è Jerry, la sua migliore amica, una ricca ereditiera festaiola con una vita mondana da prima pagina sulle riviste di gossip.
Charlotte si troverà catapultata, con la sua seconda vita, nella quale si fa chiamare Beatrix Beaufort, in un mondo nuovo fatto di serate di gala, club esclusivi, abiti firmati, celebrità e soprattutto… bugie.
Queste bugie causeranno a Charlotte un sacco di guai quando la sua vita segreta e quella reale s’incontreranno…
Basta, non spoilero più nulla, in particolare per quanto riguarda l’amore… surprise!

Grazie mille ancora Felicia per la disponibilità e gentilezza!




CONTATTI:

- Pagina Facebook: http://www.facebook.com/feliciakingsleyofficial


                                                                                                                                             

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