Buongiorno lettori♥
Nonostante sia sabato vi parlo di un libro terminato lo scorso weekend, in collaborazione con Neri Pozza, che ringrazio per la copia fornita. "La famiglia Piotta" di Silvino Gonzato è il romanzo comico popolare che saprà farsi amare da chi è avido lettore di storie famigliari. Nell'articolo che segue, al consueto, tutte le mie impressioni.
Buone letture♥
TITOLO: LA FAMIGLIA PIOTTA
AUTORE: SILVINO GONZATO
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 OTTOBRE 2019
CASA EDITRICE: NERI POZZA
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 287
PREZZO: 16.15/EBOOK 9.99
TRAMA
In un palazzone dell'Italia del Nord, un alveare di sette piani che si confonde con la nebbia dato che ha il suo stesso colore, vive la famiglia Piotta. È il regno incontrastato di Delfina, lavoratrice alla Pulisecco Dora Sprint per due giorni, a otto euro l'ora per un totale di sedici ore settimanali. Suo marito, Arcibaldo Piotta detto Arci, operaio stagionale in una fabbrica di dolci, gaffeur impenitente e ipocondriaco incallito, preferisce, infatti, di gran lunga il Bar Mafy alle mura di casa. Mura tra le quali abita e si raduna un piccolo, variopinto mondo. I cinque figli di Delfina e Arci, innanzi tutto: Leone, il primogenito che tutti chiamano Leo, uno spilungone di vent'anni che, coi suoi capelli rossicci e gli occhi azzurri, non assomiglia né al padre né alla madre; Gloria, che invece è tutta sua madre, e che un giorno, tornando dall'Istituto Alberghiero dove studia, si è presentata a casa con un morosetto nero di due anni più vecchio di lei, nato in Italia da genitori ghanesi; Ermes, diciassettenne che ha ereditato dal padre le orecchie a sventola e la scarsa voglia di sfogliare i libri; Kevin e Denis, i gemellini di nove anni, nati nonostante Delfina avesse dichiarato solennemente di aver chiuso bottega. E poi Elide, l'amica del cuore di Delfina, che non ha figli e vive col secondo marito Klauss Piffer, di origini altoatesine, che lei chiama per cognome, Piffer. E, infine, i vicini: i Magnabosco, marito e moglie, lui suonatore di fisarmonica ai matrimoni, lei collaboratrice domestica; la vedova Meneghetti che di notte batte il pavimento col manico da scopa e tanti altri. Per tutti Delfina ha una parola di conforto e di biasimo a seconda delle circostanze, per tutti è una consigliera irrinunciabile con la sua prontezza di spirito e la sua sagacia popolare.
Da un paio di mesi a questa parte, complice il ritorno dalla mia amata famiglia Cazalet, ho una predilezione per i romanzi famigliari, dove c'è vita, storie che si intrecciano, bambini chiassosi e madri pronte a qualsiasi sacrificio per mantenere unita la ciurma. In questa lista si unisce "La famiglia Piotta" di Silvino Gonzato che, a mio avviso, ha dato vito a un romanzo comico popolare degno di altri tempi. Una lettura relativamente breve e che si legge in maniera molto fluida, nonostante a tratti ci siano diversi dettagli portati in primo piano e analizzati minuziosamente.
Protagonista incontrastata Delfina che con la sua ironia incarna in pieno la donna popolana, a tratti credulona e facile da abbindolare, ma che si rivela essere il collante della famiglia, colei che più di tutti mantiene i nervi saldi davanti a ogni situazione. E questo sarà più che necessario, dal momento che in un anno accadrà qualsiasi cosa: matrimoni misti, figli che abbandonano il nido per seguire la propria strada, animali da accogliere in casa, doppi lavori e una migliore amica da confortare. Se Delfina è la donna forte, il marito, Arcibaldo Piotta, per tutti Arci, rappresenta il pensiero italiano d'altri tempi, l'uomo che preferisce trascorrere le ore al bar, che se ne esce con frasi sconvenienti e gaffe ogni tre parole pronunciate. E' l'uomo semplice che, nonostante non dimostri affetto in maniera quotidiana, ama la propria famiglia e ne desidera il meglio; forse non lo sa esprimere a parole o gesti, ma ciò arriva dalla scrittura dell'autore. Con i suoi screzi e incomprensioni, i Piotta incarnano la famiglia semplice italiana, quella che ancora vive con forti valori, che reagisce alle difficoltà stringendo la cinghia e buttandosi su più lavori in contemporanea.
Siamo nel Veneto delle case popolari, quei palazzoni grigi tutti uguali, dove se si guasta il riscaldamento devi attendere che siano sistemati tutti gli altri prima del tuo, dove l'inverno è rigido e l'estate troppo afosa, dove in sette si vive stretti, ma c'è sempre spazio per una zia o un'amica, perché ciò che conta è il cuore grande di chi la abita. Siamo nell'Italia del Nord, quella che si rimbocca le maniche, che non si abbatte e reagisce a ogni ostacolo.
Se, come me, amate le storie famigliari, allora "La famiglia Piotta" è il libro che ci tengo a consigliarvi; non vi tartasso con una nuova saga, poiché è un libro unico, che vi strapperà più di una risata e vi farà respirare aria del passato, con la sua storia semplice e lineare, comica e irriverente, sfrontata e diretta come i suoi protagonisti.
VALUTAZIONE: ★★★☆
RECENSIONE - COMMENTO
Da un paio di mesi a questa parte, complice il ritorno dalla mia amata famiglia Cazalet, ho una predilezione per i romanzi famigliari, dove c'è vita, storie che si intrecciano, bambini chiassosi e madri pronte a qualsiasi sacrificio per mantenere unita la ciurma. In questa lista si unisce "La famiglia Piotta" di Silvino Gonzato che, a mio avviso, ha dato vito a un romanzo comico popolare degno di altri tempi. Una lettura relativamente breve e che si legge in maniera molto fluida, nonostante a tratti ci siano diversi dettagli portati in primo piano e analizzati minuziosamente.
Protagonista incontrastata Delfina che con la sua ironia incarna in pieno la donna popolana, a tratti credulona e facile da abbindolare, ma che si rivela essere il collante della famiglia, colei che più di tutti mantiene i nervi saldi davanti a ogni situazione. E questo sarà più che necessario, dal momento che in un anno accadrà qualsiasi cosa: matrimoni misti, figli che abbandonano il nido per seguire la propria strada, animali da accogliere in casa, doppi lavori e una migliore amica da confortare. Se Delfina è la donna forte, il marito, Arcibaldo Piotta, per tutti Arci, rappresenta il pensiero italiano d'altri tempi, l'uomo che preferisce trascorrere le ore al bar, che se ne esce con frasi sconvenienti e gaffe ogni tre parole pronunciate. E' l'uomo semplice che, nonostante non dimostri affetto in maniera quotidiana, ama la propria famiglia e ne desidera il meglio; forse non lo sa esprimere a parole o gesti, ma ciò arriva dalla scrittura dell'autore. Con i suoi screzi e incomprensioni, i Piotta incarnano la famiglia semplice italiana, quella che ancora vive con forti valori, che reagisce alle difficoltà stringendo la cinghia e buttandosi su più lavori in contemporanea.
Siamo nel Veneto delle case popolari, quei palazzoni grigi tutti uguali, dove se si guasta il riscaldamento devi attendere che siano sistemati tutti gli altri prima del tuo, dove l'inverno è rigido e l'estate troppo afosa, dove in sette si vive stretti, ma c'è sempre spazio per una zia o un'amica, perché ciò che conta è il cuore grande di chi la abita. Siamo nell'Italia del Nord, quella che si rimbocca le maniche, che non si abbatte e reagisce a ogni ostacolo.
Se, come me, amate le storie famigliari, allora "La famiglia Piotta" è il libro che ci tengo a consigliarvi; non vi tartasso con una nuova saga, poiché è un libro unico, che vi strapperà più di una risata e vi farà respirare aria del passato, con la sua storia semplice e lineare, comica e irriverente, sfrontata e diretta come i suoi protagonisti.
VALUTAZIONE: ★★★☆
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