Buongiorno lettori❤
Inauguriamo gli articoli del nuovo anno con la recensione per un'uscita odierna: "Il primo caffè della giornata" di Toshikazu Kawaguchi, edito Garzanti, che ringrazio di cuore per l'invio della copia del libro e il coinvolgimento nelle loro iniziative.
Nell'articolo di seguito, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: IL PRIMO CAFFE' DELLA GIORNATA
AUTORE: TOSHIKAZU KAWAGUCHI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 07 GENNAIO 2022
CASA EDITRICE: GARZANTI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 180
PREZZO: 15.20/EBOOK 9.99
TRAMA
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest'esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l'altro. L'importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Ma entrare in questa caffetteria non è per tutti: solo chi ha coraggio può farsi avanti e rischiare. Come Yayoi, che, privata dell'affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non crede di riuscire ad affrontare la vita con un sorriso. O Todoroki, cui una carriera sfavillante costellata di successi non ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all'amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa. E Reiji, per cui una frase semplice come "ti amo" rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato.
RECENSIONE - COMMENTO
Da due anni a questa parte, gennaio inizia sempre con un viaggio nel paese del Sol Levante, il Giappone, all'interno di una caffetteria speciale.
Dopo due volumi ambientati a Tokyo, qui ci spostiamo a Hakodate, una città affacciata sul mare dove, vicino al porto, dalle cui finestre si vedono le luci delle barche, si trova una seconda speciale caffetteria.
Nessuno sa quando e come questa tradizione abbia avuto inizio, ciò che la leggenda narra è che, sedendosi su una precisa sedia e sorseggiando un caffè - finché esso è caldo - è possibile viaggiare nel tempo per incontrare qualcuno di caro. Quattro regole da rispettare, osservando l'importanza che la persona che si desidera rivedere entri in quella caffetteria, per questo il fattore "tempo" è quanto mai importante.
Terzo volume di questa serie dedicata agli affetti di Toshikazu Kawaguchi e, anche qui, ho ritrovato la sua struttura a racconti. Il libro è diviso in quattro capitoli che si possono leggere come racconti, avendo personaggi principali di base e altri che divengono protagonisti poco alla volta, nei loro desideri di viaggiatori.
"Il primo caffè della giornata", così come "Finché il caffè è caldo" e "Basta un caffè per essere felici", è uno di quei "libri coccola" che, non solo allietano le ore di lettura, ma fanno bene a chi si affaccia tra le sue pagine, donando sollievo e piacevoli sensazioni.
Ciò che traspare dalle singole storie descritte è l'importanza del tempo presente in cui si vive, l'essere in grado di accogliere e apprezzare ogni singolo momento e gesto vissuto, sia materiale che rivolto alle persone che ci circondano.
Storie che parlano di abbandono e di amore, di sorrisi e timori, tutte accumunate da un unico, preciso, desiderio: imprimersi negli occhi e nella mente il viso delle persone più speciali, i nostri cari che non vorremmo mai perdere.
Siamo onesti, quanto sarebbe bello se luoghi così potessero esistere nella nostra realtà? Sono certa che ci sarebbero file eterne per aggiudicarsi quell'unica sedia tanto ambita, sorseggiare un caldo caffè e sentire il cuore riempirsi di gioia.
Il bello dei libri e della lettura, in questo caso, è proprio quello di permetterci di sognare, ma anche di ricordare, far viaggiare la nostra memoria, aprendo quei cassettini che racchiudono i ricordi a cui più siamo legati, riviverli nella nostra intimità, cullarli e condividerli con i personaggi che incontriamo.
VALUTAZIONE: ★★★★
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