Buongiorno lettori♡
Sono davvero felice di prendere parte a questa bellissima iniziativa in casa Solferino, dedicata alla scoperta dei loro titoli a catalogo. Nei giorni scorsi altre mie colleghe blogger, trovate date e nomi nel banner qui sopra, vi hanno presentato alcune storie. L'articolo di oggi è tutto dedicato alla recensione del nuovo libro di Marilù Oliva, "L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre", pubblicato a Febbraio e letto a inizio mese. Ringrazio quindi l'editore sia per la copia fornita del libro, sia per questo coinvolgimento davvero apprezzato. Come sempre, di seguito, tutte le mie impressioni.
Buone letture♡
TITOLO: L'ODISSEA RACCONTATA DA
PENELOPE, CIRCE, CALIPSO E LE ALTRE
AUTORE: MARILU' OLIVA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 06 FEBBRAIO 2020
CASA EDITRICE: SOLFERINO
COLLANA: NARRATORI
GENERE: SAGGIO
PAGINE: 217
PREZZO: 16.00/EBOOK 9.99
TRAMA
L'Odissea non è la storia del viaggio di un uomo: è la storia d'amore di molte donne. C'è Calipso, che, avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve lasciarlo andare. C'è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto, e ci sono le sirene, ciecamente decise a distruggerlo. C'è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa nemmeno toccarlo. C'è Circe dominatrice, che disprezza i maschi finché non ne incontra uno diverso da tutti gli altri. E naturalmente c'è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e in caparbietà. In questo libro, sono loro a cantare le peregrinazioni dell'eroe inquieto, ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la prospettiva unica del maschile nella polifonia del femminile: che conquista, risolve, combatte. Alle loro voci fa da controcanto quella di Atena, dea ex machina, che sprona sia Telemaco sia Ulisse a fare ciò che devono: la voce della grande donna dietro ogni grande uomo. In un curioso alternarsi di punti di vista, torna in vita e vibra di nuovi significati un classico immortale, in una narrazione che vola sulla varietà e sulla verità dei sentimenti umani.
RECENSIONE - COMMENTO
Era dai tempi di "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" di Fannie Flagg e "Una volta è abbastanza" di Giulia Ciarapica, che non leggevo un libro così completo, dal punto di vista stilistico, narrativo e strutturale.
Uno di quei libri che, terminati, avresti voglia di iniziare nuovamente, senza stancartene. Una costruzione magistrale per raccontare una storia, grande classico della letteratura di tutti i tempi, con un occhio nuovo, più femminile ed elegante, a mio avviso.
Tutti noi, memori dai banchi di scuola, conosciamo il poema Omerico come il racconto del viaggio di Odisseo (Ulisse) di ritorno in patria, Itaca, al termine della Guerra di Troia. Un viaggio colmo di difficoltà, anni da "prigioniero" su un'isola piuttosto che un'altra. Ma in tutto questo tempo, con lui e i suoi marinai, sono apparse qua e la delle figure femminili, che all'epoca non hanno avuto molta voce in capitolo, non essendo loro le dirette interessante dell'attenzione dell'autore greco.
Ciò che ha fatto Marilù Oliva è stato di far parlare queste donne: perché se da una parte l'Odissea è il viaggio di Ulisse, dall'altra è l'incontro di figure femminili diverse tra loro, ma accomunate da un unico, non corrisposto, amore.
Un libro strutturato da pochi capitoli, ma ricchi di spunti di riflessione, parti storiche e curiosità. Conosciamo la dea Calipso che nonostante le sue eterne lusinghe sarà costretta a far ripartire Ulisse; Euriclea, la donna che meglio lo conosce, essendo stata sua nutrice, e che ritroverebbe in mezzo a centinaia di mendicanti. Nausicaa, innamorata al punto da non riuscire a rivolgergli la parola. E poi c'è Atena, una sorta di voce fuori dal coro, che compare nei suoi intermezzi, quando Ulisse è in mare, e mostra verso di lui una sorta di protezione incondizionata. Infine c'è la donna che muove i fili della sua vita, permettendogli di restare lucido per tutti questi anni, avendo il suo viso impresso davanti gli occhi, Penelope. Moglie, madre, donna forte e combattente che la vita ha sì scalfito, ma mai abbattuto.
Ma "L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre" è la storia di un profugo alla ricerca della salvezza, di un uomo solo che sogna la terra che saprà accoglierlo come casa. E' una narrazione che incastra mito e leggenda a storia contemporanea, avvenimenti che si possono leggere nelle notizie che ascoltiamo ogni giorno. Sono tante donne che idealizzano un uomo quasi invincibile, che esternano il profondo amore che provano per lui, cercano di ammaliarlo, consce che solo una di loro ne possiede il cuore, e sarà per sempre.
Nonostante non fossi un'amante della parte epica della letteratura ai tempi della scuola, sono davvero felice di aver letto questo libro e aver guardato la storia con una visione nuova, affascinante e molto interessante.
Una copertina molto delicata, una sorta di dea pronta ad accogliere il lettore e a trasportarlo in un vero e proprio viaggio, spronarlo a scoprire l'universo femminile, a incontrare un pellegrino e, anche, fare pace con la complessità dei poemi greci.
VALUTAZIONE: ★★★★★
Mi ispira un sacco! Io sono un’amante della mitologia greca e questa storia direi che fa proprio per me 😍 anche “Il canto di Penelope” della Atwood è un bel libro sul’Odissea visto dal lato femminile :)
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