Buongiorno lettori♥
Il mese di Aprile nel gruppo di lettura #unromancealmese, vi ricordo che ci trovate su Telegram, è stato dedicato ai due libri di Joanne Bonny, entrambi editi Newton Compton Editori. Io ho deciso di affrontare "Ho sposato un maschilista", un romance frizzante pubblicato lo scorso anno. Un libro che ho accettato più a scatola chiusa, dal momento che non conoscevo l'autrice, ma ne avevo sentito parlare molto bene. Avrà soddisfatto le mie aspettative? Per scoprirlo vi invito a proseguire questo articolo, all'interno del quale, come al consueto, troverete tutte le mie impressioni.
Buone letture♥
TITOLO: HO SPOSATO UN MASCHILISTA
AUTORE: JOANNE BONNY
DATA DI PUBBLICAZIONE: 03 GENNAIO 2019
CASA EDITRICE: NEWTON COMPTON EDITORI
GENERE: COMMEDIA ROMANTICA
PAGINE: 510
PREZZO: 10.00/EBOOK 2.99
TRAMA
Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, "Revolution". Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show "Chi vuol sposare un milionario?" Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?
Quando inizi un libro a scatola chiusa e non hai reali alte aspettative, i casi sono due: ne resti coinvolta ed entusiasta, oppure ne esci scottata e delusa. Questa lettura a mio avviso si trova nel mezzo: non sono pentita di averla affrontata, ho riso da sola per buona parte del libro e ho riflettuto su vari aspetti della società, ma alla lunga ho trovato eccessivo il numero di pagine. Dieci giorni raccontati singolarmente da mattina a sera, dove avrei fatto dei tagli qua e là, giusto per non correre il rischio di essere ripetitivi. La bravura dell'autrice è stata quella di differenziare queste giornate, rendendole particolari e anche uniche, con elementi diversi, tolti o aggiunti a seconda dell'occasione. Nonostante la corposità, diciamo che un duecento pagine in meno non sarebbero state un problema. "Ho sposato un maschilista" è una commedia che si legge in maniera fluida, grazie sia allo stile narrativo, scorrevole e pulito, sia per l'esuberanza che emana. Protagonista Emma Fontana, giornalista nonché femminista incallita, incarna in pieno lo spirito del "Girl Power", a tratti invocandolo in maniera estrema, vedendo complotti orditi in ogni dove possibile. Più si procede nella lettura, più il suo carattere inizia a vacillare, domandandosi di volta in volta a cosa sia dovuto l'enorme differenza tra lei e le altre protagoniste del reality nel quale, suo malgrado, si trova coinvolta, "Chi vuol sposare un milionario?". Affacciandosi tra queste pagine la risposta sorge spontanea: Emma è una ragazza con la testa sulle spalle, ha un lavoro frutto della sua passione, per il quale ha lottato e lotta quotidianamente; le altre ragazze sono frutto della società dei social e dei mass media, ragazze perfette, tutta apparenza e poca sostanza, pronte a qualsiasi meschinità pur di avere la meglio. E in dieci giorni accadrà qualsiasi cosa, abiti ridotti a brandelli, capelli tagliati nel sonno e biscotti bruciati in forno; ogni genere di "colpo basso" per arrivare al gran finale ed essere la "prescelta" di Marco Bernardi, scapolo d'oro d'Italia.
Vi chiederete, cosa c'entra Emma con questo mondo? Sappiate che ciò che nasce come gioco e come vendetta verso chi ridicolizza il genere femminile per fare ascolti televisivi, porterà invece grande scompiglio nell'incasellata vita di Emma, mostrandogliela dal di fuori, appuntandosi i comportamenti umani, giustificandoli e colpevolizzandoli, il tutto con una sottile ironia che non vi lascerà fino all'ultimo capitolo.
Ebbene si parla di potere alle donne, di mass media, di bellezza, apparenza, ma anche di forza di volontà, riuscire con le proprie gambe nonostante sempre ci sarà qualcuno pronto a metterti i bastoni tra le ruote. Si riflette sui canoni che vengono ogni giorno inculcati nella testa delle persone, quelli a cui aspirare per un futuro che in realtà ti riserva ben poco. Una volta che hai ottenuto gli agognati quindici minuti di celebrità, cosa ti resta di concreto e sostanzioso? Pensateci quando aspirate a certi modelli estetici, valutate se davvero vale la pena uguagliarsi alla massa, o provare a esserne distaccati per rendersi unici, una testa pensante e un corpo agente.
VALUTAZIONE: ★★★☆
RECENSIONE - COMMENTO
Quando inizi un libro a scatola chiusa e non hai reali alte aspettative, i casi sono due: ne resti coinvolta ed entusiasta, oppure ne esci scottata e delusa. Questa lettura a mio avviso si trova nel mezzo: non sono pentita di averla affrontata, ho riso da sola per buona parte del libro e ho riflettuto su vari aspetti della società, ma alla lunga ho trovato eccessivo il numero di pagine. Dieci giorni raccontati singolarmente da mattina a sera, dove avrei fatto dei tagli qua e là, giusto per non correre il rischio di essere ripetitivi. La bravura dell'autrice è stata quella di differenziare queste giornate, rendendole particolari e anche uniche, con elementi diversi, tolti o aggiunti a seconda dell'occasione. Nonostante la corposità, diciamo che un duecento pagine in meno non sarebbero state un problema. "Ho sposato un maschilista" è una commedia che si legge in maniera fluida, grazie sia allo stile narrativo, scorrevole e pulito, sia per l'esuberanza che emana. Protagonista Emma Fontana, giornalista nonché femminista incallita, incarna in pieno lo spirito del "Girl Power", a tratti invocandolo in maniera estrema, vedendo complotti orditi in ogni dove possibile. Più si procede nella lettura, più il suo carattere inizia a vacillare, domandandosi di volta in volta a cosa sia dovuto l'enorme differenza tra lei e le altre protagoniste del reality nel quale, suo malgrado, si trova coinvolta, "Chi vuol sposare un milionario?". Affacciandosi tra queste pagine la risposta sorge spontanea: Emma è una ragazza con la testa sulle spalle, ha un lavoro frutto della sua passione, per il quale ha lottato e lotta quotidianamente; le altre ragazze sono frutto della società dei social e dei mass media, ragazze perfette, tutta apparenza e poca sostanza, pronte a qualsiasi meschinità pur di avere la meglio. E in dieci giorni accadrà qualsiasi cosa, abiti ridotti a brandelli, capelli tagliati nel sonno e biscotti bruciati in forno; ogni genere di "colpo basso" per arrivare al gran finale ed essere la "prescelta" di Marco Bernardi, scapolo d'oro d'Italia.
Vi chiederete, cosa c'entra Emma con questo mondo? Sappiate che ciò che nasce come gioco e come vendetta verso chi ridicolizza il genere femminile per fare ascolti televisivi, porterà invece grande scompiglio nell'incasellata vita di Emma, mostrandogliela dal di fuori, appuntandosi i comportamenti umani, giustificandoli e colpevolizzandoli, il tutto con una sottile ironia che non vi lascerà fino all'ultimo capitolo.
Ebbene si parla di potere alle donne, di mass media, di bellezza, apparenza, ma anche di forza di volontà, riuscire con le proprie gambe nonostante sempre ci sarà qualcuno pronto a metterti i bastoni tra le ruote. Si riflette sui canoni che vengono ogni giorno inculcati nella testa delle persone, quelli a cui aspirare per un futuro che in realtà ti riserva ben poco. Una volta che hai ottenuto gli agognati quindici minuti di celebrità, cosa ti resta di concreto e sostanzioso? Pensateci quando aspirate a certi modelli estetici, valutate se davvero vale la pena uguagliarsi alla massa, o provare a esserne distaccati per rendersi unici, una testa pensante e un corpo agente.
VALUTAZIONE: ★★★☆
Commenti
Posta un commento