Buongiorno lettori❤
Oggi vi parlo di una lettura che mi ha trasportata nel Centro Italia del 1920, tra povertà, famiglie numerose, politica in evoluzione e una ragazza che tenta di inseguire il sogno americano. Si tratta di "La fidanzata d'America" di Giusy Cafari Panico edito Castelvecchi Editore che ringrazio per l'invio della copia del libro.
Una lettura breve che porta alla luce uno spaccato di società ancora vivo nella memoria e nei ricordi di quelle generazioni che tramandano il loro passato.
Nell'articolo di seguito, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: LA FIDANZATA D'AMERICA
AUTORE: GIUSY CAFARI PANICO
DATA DI PUBBLICAZIONE: 06 LUGLIO 2020
CASA EDITRICE: CASTELVECCHI
GENERE: ROMANZO BREVE
PAGINE: 135
PREZZO: 14.72
TRAMA
Abruzzo, 1920. In un affresco di un’Italia sofferente, sull’orlo del fascismo, tra miseria, sogni e ideali, il ritorno in paese di un giovane prete che, per una ferita di guerra, ha dovuto abbandonare la sua folgorante carriera e il ruolo privilegiato di confessore della Regina, cambia per sempre il destino della sorella, promessa sposa a un giovane emigrante. Ada si prepara a raggiungere il suo innamorato a Filadelfia, ma quando lui è finalmente in grado di spedirle i soldi per il viaggio, nasce il dilemma. La famiglia osteggia l’unione, gli interrogativi senza risposte sono troppi. In più il promesso sposo è imparentato con una famiglia di briganti e in America è iscritto ai sindacati e lotta per i diritti dei lavoratori. Ad Ada si prospetta una nuova possibilità. Partire o restare?
RECENSIONE - COMMENTO
In questo romanzo breve Giusy Cafari Panico prende per mano il lettore e lo accompagna in un paesino dell'Abruzzo del 1920. Conosciamo qui Ada e la sua famiglia, il padre, la matrigna, i fratellini e il ritorno del fratello prete, ferito in guerra e di salute cagionevole.
Ada è una ragazza semplice, dai solidi valori famigliari trasmessi dal padre, rimasto vedovo dopo la morte della prima moglie a seguito della nascita del figlio maschio. Ada crede nell'amore puro e innocente che trova, dopo sguardi celati e sorrisi nascosti, in Bettuccio, un giovane sarto del paese che ha legami con una famiglia di briganti. Bettuccio sembra il classico giovanotto di bell'aspetto, ligio al suo dovere di lavoratore e pronto a farsi carico di una famiglia.
Per realizzare il suo desiderio sceglie una delle vie più ambite dagli italiani del post Prima Guerra Mondiale, quando carestia e povertà ne facevano da padrona: il viaggio verso gli Stati Uniti d'America. Un viaggio in nave lungo e difficoltoso, esposti a possibili malattie, intemperie e un non caloroso benvenuto. In quegli anni gli italiani lavoravano nelle piantagioni, come servi delle famiglie benestanti o nelle grandi industrie che nascevano oltre oceano.
In quegli anni il sogno di un popolo si traduce in questi due giovani, Ada e Bettuccio, che credono di avere davanti un futuro possibile.
Eppure il ritorno a casa del fratello malato pone mille dubbi alla giovane Ada che, poco alla volta, sente sempre più lontano quell'uomo che credeva, nonostante tutto, di amare. Un uomo che inizia a sfumare nella sua mente, divenire un ricordo inconsistente, anche davanti alla presenza ben solida di Giuseppe, giovane ben voluto dalla sua famiglia, amico del fratello di Nicola e assiduo frequentatore della sua casa.
"La fidanzata d'America" è un romanzo breve che racconta un'epoca, una società e tutti quei segreti famigliari, le gelosie tra le mura domestiche, i silenzi perpetrati negli anni per non rovinare l'onore delle persone. Ada incarna la giovinezza e le sue difficoltà, il desiderio e la paura che ne scaturisce, i primi incontri con la passione e il timore di non sentirsi mai amata.
Molto interessante il capitolo che permette di fare "un salto indietro" nella storia, che risulta il più lungo rispetto agli altri, e che racconta del primo incontro tra Ada e Bettuccio, quello di una ragazza pura e di un ragazzotto furbo e scaltro.
Giusy Cafari Panico con questo libro ha dato vita a una narrazione fluida e una storia piacevole, che ricorda i pomeriggi trascorsi in compagnia dei nonni a sentire le loro storie di vita, quell'Italia che da una parte cerca la ricostruzione e dall'altra inizia a essere oscurata dall'ombra del Fascismo che, nutrendosi di insofferenza, aspira a salire al potere.
VALUTAZIONE: ★★★☆
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