Buongiorno lettori❤
Oggi vi parlo di un libro comprato il giorno prima del nuovo lockdown, essendo stata in zona rossa, poiché nei passati mesi estivi ne avevo sentito parlare molto bene da una ragazza su Instagram. Si tratta di "Nel mare ci sono i coccodrilli" di Fabio Geda nella nuova edizione Baldini+Castoldi.
Uno di quegli acquisti impulsivi che si è rivelato una lettura emozionante e profonda, nonché super promossa. Ma per scoprire tutte le mie impressioni al suo termine siete tutti invitati, al consueto, a proseguire l'articolo di seguito.
Buone letture❤
TITOLO: NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI
AUTORE: FABIO GEDA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 09 FEBBRAIO 2017
CASA EDITRICE: BALDINI + CASTOLDI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 151
PREZZO: 10.20/EBOOK 6.99
TRAMA
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.
RECENSIONE - COMMENTO
Quando sono in difficoltà nello scrivere delle recensioni non ve lo nego mai.
Alcuni articoli nascono di getto, altri fanno più fatica perché le tematiche trattate sono difficili da descrivere e perché tutte le emozioni provate nella lettura iniziano a frullare in testa senza darti un reale punto di partenza.
"Nel mare ci sono i coccodrilli" è un romanzo che ho letto in due sere, poiché la storia di Enaiatollah Akbari, raccontata da Fabio Geda, è difficile da digerire, a maggior ragione se tutto inizia quando lui era poco più che un bambino.
Durante tutta quanta la lettura continuava a risuonare nelle mia testa la recente tragedia avvenuta in mare, quella madre che ha perso il suo piccolo di sei mesi nel disperato tentativo di dargli una vita dignitosa, quel "where is my baby? I lose my baby!" che farà per sempre troppo male. E allora molti, di fronte a queste continue tragedie, si chiedono "ma chi glielo fa fare; spendere decine di migliaia di dollari, patire le più atroci sofferenze e arrivare in un paese che non li accetta". Nel mio piccolo ho una risposta, ai più non piace, altri la condividono, ed è la sofferenza. Quando non puoi più riconoscere casa tua come un luogo sicuro, e credo sia la peggiore delle situazioni da accettare, allora inizi a sognare un futuro, soprattutto se sei madre e non vuoi che i tuoi figli vengano venduti o divengano bambini soldato. Ecco la disperazione è la forza che ha mosso quella madre e il suo bimbo di sei mesi, e sempre lei ha fatto partire dall'Afghanistan Enaiatollah e la sua.
Donna che decide di mettere in salvo la vita del figlio, rinunciando al tempo stesso a lui, alla sua crescita, al suo amore. Ma c'è amore più forte di quello di una madre che prende una decisione così difficile? Sono dell'idea che nessuno possa dare una risposta o un giudizio non conoscendo da vicino cosa capita in quei paesi giornalmente martoriati dalla Guerra.
"Nel mare ci sono i coccodrilli" è un viaggio che il lettore compie in compagnia di Enaiatollah, narrato quasi come un'intervista, dal momento che all'interno della narrazione spesso si inserisce la voce dell'autore ponendo domande allo stesso ragazzo. Enaiatollah ci accompagna nel suo lunghissimo peregrinare tra stenti, paura vista la giovanissima età, momenti bui e una più impensata luce. Tra uomini senza scrupoli, anime rassegnate all'infausto destino e angeli salvatori, Enaiatollah si muove in una narrazione fluida, vivida, dolorosa e quanto mai attuale.
Ci tengo molto a consigliarvi questo libro, in buona parte i motivi sono stati espressi qui sopra, ma c'è ancora troppo indifferenza, troppe "parole al vento", troppa paura dell'ignoto in questa società. Se, nel piccolo, un libro può aprire anche un minimo spiraglio, far ragionare, approfondire, allora la sua missione la sta compiendo degnamente.
VALUTAZIONE: ★★★★★
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