Buongiorno lettori❤
Oggi vi parlo della mia ultima lettura, nonché recente pubblicazione. "L'albero di mandarini" di Maria Rosaria Selo edito Rizzoli, che ringrazio sia per l'invio della copia che per il bellissimo e interessante incontro online organizzato con l'autrice e altre colleghe.
Nell'articolo di seguito, al consueto, le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: L'ALBERO DI MANDARINI
AUTORE: MARIA ROSARIA SELO
DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 APRILE 2021
CASA EDITRICE: RIZZOLI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 348
PREZZO: 17.10/EBOOK 9.99
TRAMA
Un'avventura che attraversa mezzo secolo, una protagonista che ha la forza di tutte le grandi donne. Maria Imparato è cresciuta in una casa piccola e affollata, con un albero di mandarini proprio al centro del cortile. Ha mani da sarta, una massa di capelli scuri, il corpo sottile di chi ha conosciuto la fame e il calore di Napoli che le scorre nelle vene. Quando incontra Tonino Balestrieri, la guerra è finita da poco e sognare sembra di nuovo possibile: quel ragazzo di buona famiglia, bello ed elegante, non ha occhi che per lei. Per diventare sua moglie, Maria dovrà sfidare l'ignoranza della gente dei vicoli e il pregiudizio dei quartieri alti, e infine emigrare in Brasile, con un oceano a separarla da tutto ciò che ama. Ma la miseria torna sempre a galla, come la schiuma del mare. A Rio de Janeiro, insieme a Tonino, la aspetta Severina, elegantissima e spietata, una suocera dagli occhi di serpente disposta a tutto pur di scacciarla via. Maria sa che il futuro si affronta senza paura, e per la sua libertà è disposta a lottare.
RECENSIONE - COMMENTO
Ci sono storie che senti tue dalle prime pagine, altre dopo qualche giorno che passi con i personaggi. Poi ci sono storie che senti di dover leggere subito dopo una bella chiacchierata con l'autrice, dalla quale traspare tutta la passione che ha messo nelle sue parole, nonché dedizione, amore e cura per ciò che dona al lettore.
Così è successo con "L'albero di mandarini". Dopo l'incontro con Maria Rosaria Selo, ho sentito che dovevo tuffarmi in quella Napoli della Seconda Guerra Mondiale, attraversare con la sua protagonista, Maria Imparato, mezzo secolo, dividendoci gioie e dolori.
Su Instagram l'ho presentato come la mia lettura della settimana, perché ogni sera mi teneva compagnia e, credetemi, che solo l'eccessiva stanchezza mi costringeva a chiudere le pagine. La storia di Maria Rosaria è una di quelle che non vorresti mai smettere di leggere e che rileggeresti con lo stesso spirito attivo della prima volta. La grande capacità di questa autrice è tutta nelle descrizioni, così vivide da rendere tutto tangibile e reale. La storia che racconta arriva direttamente dall'esperienza di sua madre, come lei stessa ha raccontato, e parla, seppur in maniera romanzata, della sua famiglia.
C'è tanta Italia, con la sua storia e le sue peculiarità. Ci sono gli italiani, popolo di emigranti, che sempre ha rimboccato le maniche per scavalcare qualsiasi avversità. C'è un Oceano da attraversare, paure da condividere, umiliazioni da sopportare, ma tantissima voglia di vivere.
Da quando incontriamo Maria bambina, e seguendola nella sua crescita, non perdiamo mai il suo attaccamento alla vita, quella forza che le ha permesso di sopravvivere a qualsiasi prova e, la vita, non è stata simpatica con lei.
La guerra, la povertà, vestiti rimessi e cibo scarso; una madre dal carattere estremamente spigoloso; i quartieri poveri e il sogno di sposarsi e vivere in maniera agiata, anche per ripagare la famiglia di anni di fatiche e sacrifici.
Certo non tutto è stato buio, ci sono stati momenti di felicità dati dall'amore, in primis quello con Tonino Balestrieri, tanto voluto e, a volte, anche tanto odiato a causa della madre di lui, Severina.
Sono le donne, madri, ad aver segnato la vita di Maria Imparato. La sua prima, dalla quale ha sempre dovuto difendersi; e la suocera poi, incarnazione del lusso e dell'agio, donna arcigna che ha sempre voluto condurre le redini del suo gioco.
"L'albero di mandarini" è un viaggio dall'Italia, Napoli, al Brasile, Rio de Janeiro. Dagli anni '40 all'epilogo dei giorni nostri. Più di mezzo secolo solcato via mare e tra mille strade, tutte accomunate da povertà e desiderio di riscatto.
Romanzo che si legge in maniera molto fluida e coinvolgente, soprattutto a livello emotivo. Con Maria si entra presto in empatia, la si vorrebbe cullare e proteggere, come c'è chi ha saputo fare con lei, donandole preziosi consigli di vita.
Ci sono frasi e immagini che mi resteranno scolpite per un bel po', testimonianze che racchiudono la storia di un popolo che mai si è arreso al proprio destino, ma sempre ha cercato di migliorarlo.
Una protagonista, Maria Imparato, che spero possa entrare nel maggior numero di case possibile, poiché dimostra la forza delle donne, la loro tenacia, resistenza, nonché tutto l'amore che una donna può trarre e donare da chi la circonda. Maria non si è mai arresa, anche quando sarebbe stata la soluzione più semplice, ha alzato la testa e fronteggiato chiunque si trovasse davanti a lei. Ha combattuto per un ideale, per un desiderio cullato fin da bambina, per divenire donna-moglie-madre, confidente e amica speciale. Per me Maria Imparato è stata un'amica speciale, che mi ha raccontato la sua vita, col cuore in mano, senza timore, senza remore, ma donandosi completamente.
VALUTAZIONE: ★★★★
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