Buongiorno lettori❤
Oggi vi parlo della prima lettura conclusa in questo 2022, frutto della neonata collaborazione con Giulio Perrone Editore, che ringrazio per la disponibilità nell'invio di "La parola muta" di Sabrina Giarratana.
Nell'articolo di seguito, al consueto, tutte le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: LA PAROLA MUTA
AUTRICE: SABRINA GIARRATANA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 NOVEMBRE 2021
CASA EDITRICE: GIULIO PERRONE EDITORE
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 205
PREZZO: 17.90
TRAMA
La vita di Irene, fin dalla nascita; è scandita e governata dalle parole: prima era il silenzio, la calma, uno spazio indefinito in cui tutto era fluido e innominato. Poi sono arrivate le parole: quelle giuste e quelle sbagliate, quelle che avvicinano e quelle che separano, quelle della voce di sua madre che le canta una ninnananna in olandese e quelle aspre dei litigi, quelle della scrittura, che per Irene è sempre stata una necessità, una prova della propria esistenza. Ma il giorno in cui il fratello Giovanni si ammala, Irene smette di scrivere. La malattia segna l'inizio di un lungo periodo in cui le parole improvvisamente le si mostrano in tutta la loro impotenza e inadeguatezza. Se da una parte la malattia di Giovanni diventa un pensiero fisso e la sua guarigione l'unica meta da perseguire, dall'altra a preoccuparla di più sono le relazioni con i fratelli e con la madre. Irene si ritrova a fare i conti con una storia di violenza e omertà familiare, e con un passato che ha lasciato in tutti ferite profondissime che nulla riuscirà forse mai a sanare.
RECENSIONE - COMMENTO
"La parola muta" è un romanzo breve che sa essere delicato e crudo, silenzioso e assordante nel suo dolore. Il dolore di una famiglia che si sgretola nel silenzio totale, nel non essere in grado di comunicare, una mancanza che affligge genitori e figli, oltre gli stessi fratelli.
Irene, Giovanni e Francesco crescendo hanno perso quell'unità che li rendeva complici e li aiutava a superare le liti in famiglia, divenendo tre entità separate che poco interagiscono, se non nei momenti di circostanza.
E' la malattia di Giovanni a smuovere tutte le carte e a rimescolare la situazione, rendendo quei silenzi passati delle pesanti pietre da rimuovere, non solo per cercare un dialogo fatto di sostegno e conforto, quanto per spianare quelle divergenze in famiglia, mai del tutto risolte.
E' un romanzo famigliare che mette in luce come, troppo spesso, la difficoltà di comunicazione si presenti come una montagna insormontabile, quando basterebbe ritagliarsi qualche minuto da dedicare all'altro, rendendosi ascoltatori e interlocutori. Questa montagna non sarà scalata nella sua interezza all'interno di queste pagine, mostrando come il passato modelli e smussi il carattere dei vari protagonisti, portando alla luce desideri nascosti e, forse, espressi troppo tardi per essere realizzati.
Un romanzo che si legge in poco tempo, grazie alla sua narrazione che alterna momenti del passato e del presente; ricordi che tornano prepotenti raccontando la storia dei vari personaggi, fondendosi nella loro quotidianità che sa di frenesia, di parole che restano lì in gola, pensate e non sempre espresse.
Perché una parola può far male, può portare alla luce le ferite del passato; una parola, però, può essere anche di conforto, una calda carezza, un abbraccio verbale che mette a lato avversità e incomprensioni a favore di nuovi inizi.
VALUTAZIONE: ★★★☆
Commenti
Posta un commento