Buongiorno lettori❤
Continuano le scoperte nel mondo delle biografie e, questo mese, è toccato al terzo volume della collana Mosche d'Oro, in casa Giulio Perrone Editore, a permettermi di immergermi nella vita di "Maria Giudice", attraverso le parole di Maria Rosa Cutrufelli.
Un grazie all'editore per la disponibilità e, nell'articolo che segue, come sempre, trovate le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: MARIA GIUDICE
AUTRICE: MARIA ROSA CUTRUFELLI
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 GENNAIO 2022
CASA EDITRICE: GIULIO PERRONE EDITORE
COLLANA: MOSCHE D'ORO
GENERE: BIOGRAFIA ROMANZATA
PAGINE: 150
PREZZO: 14.25
TRAMA
Chi era Maria Giudice? Per molte è semplicemente la madre di una scrittrice, Goliarda Sapienza. Capita purtroppo che le donne vengano schiacciate e compresse dentro un ruolo prestabilito, nonostante siano protagoniste della storia del loro tempo. Come Maria Giudice, per l'appunto, una delle figure più significative del "socialismo umanitario" del primo Novecento. Fu la prima donna a capo della Camera del Lavoro di Torino, direttrice di giornali, dirigente del partito socialista. Conobbe l'esilio e la galera per motivi politici, prima e dopo l'avvento del fascismo. Conobbe anche diverse cliniche per malattie mentali. Ebbe dieci figli e un rapporto complicato con la maternità. Basta seguire i fili della sua vita per ricostruire gran parte della storia del Novecento. Ma questo libro non è solo il racconto del "secolo breve" visto attraverso gli occhi di una donna irriducibile, è anche, per Maria Rosa Cutrufelli, un atto di riconoscenza personale nei confronti di Maria Giudice e, insieme, un atto d'amore per un'amica perduta: l'ultima figlia di Maria, Goliarda Sapienza.
RECENSIONE - COMMENTO
Conosco Goliarda Sapienza attraverso la sua fama, ma non mi sono mai approcciata alle sue storie. D'altra parte delle sue origini non avevo mai letto nulla, nemmeno sapevo che sua madre fosse stata una delle pioniere del Novecento, per quanto riguarda i pari diritti, il lavoro e il ruolo della donna.
Maria Giudice è un personaggio semplice all'apparenza eppure ricco di sfaccettature, donna alla continua ricerca di un modo per far sentire la propria voce e trasmettere quella di chi, come lei, viene "ingabbiata" in uno stereotipo.
D'altronde siamo negli ultimi decenni dell'Ottocento quando, Maria Giudice capisce quanto sia importante non farsi schiacciare dalle convenzioni; in un'epoca in cui le donne erano relegate a figure casalinghe, lei inizia a viaggiare, in cerca del suo "posto nel mondo".
Rivoluzionaria, socialista convinta, scende in piazza e non si arrende.
Non abbassa la testa davanti al carcere, dove viene rinchiusa numerevoli volte; non si lascia trafiggere dagli sguardi di chi vede una donna divenire madre più volte fuori dal matrimonio; non si scompone quando il dolore non le viene riconosciuto perché anticonvenzionale e lontana dall'idea classica di matrimonio.
Insomma, possiamo definire Maria Giudice come una roccia difficile da scalfire, eppure dalle parole di Maria Rosa Cutrufelli, grande amica della figlia Goliarda Sapienza, ci viene restituita una donna che sempre ha avuto un occhio dentro di se, per non perdere la speranza e restare ligia alle sue convinzioni.
Giornalista, politica, grande ascoltatrice e divulgatrice, la Storia ha visto passare nei suoi ricordi il simbolo di un'epoca, insieme alle sue richieste atte a migliorare la qualità della vita.
Non la guerra, ma la giustizia quella da lei cercata e sostenuta; l'opportunità a uomini e donne di aver pari diritti nei campi del lavoro e della famiglia.
Una figura, quella di Maria Giudice, che merita di essere conosciuta e raccontata, poiché le sue azioni devono far trasparire il coraggio di una generazione che non c'è più e, allo stesso tempo, ricordare quanto sia importante battersi, sempre nel lecito, per le proprie idee, senza lasciarsi sopraffare dalla paura.
Maria non ne ha mostrata, nemmeno quando era sola e lontana dai suoi figli, il suo, numeroso, vero grande amore.
VALUTAZIONE: ★★★★
Commenti
Posta un commento