Buongiorno lettori♥
Apriamo la settimana ritornando nelle atmosfere e nel mondo di Fannie Flagg parlandovi del libro oggetto di discussione del Fannie's Club, ovvero "Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach", come sempre edito Rizzoli.
Apriamo la settimana ritornando nelle atmosfere e nel mondo di Fannie Flagg parlandovi del libro oggetto di discussione del Fannie's Club, ovvero "Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach", come sempre edito Rizzoli.
Vediamo insieme questa nuova avventura cosa mi ha lasciato.
Buone letture♥
TITOLO: HAMBURGER E MIRACOLI SULLE RIVE DI SHELL BEACH
AUTORE: FANNIE FLAGG
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 APRILE 2000
CASA EDITRICE: RIZZOLI
COLLANA: BEST BUR
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 305
PREZZO: 5,19/EBOOK 5,99
TRAMA
Primavera 1952. Shell Beach è un posto come un altro, dove crescere. Certo, è la più sperduta cittadina del Mississippi, e forse trasferirsi laggiù per fare soldi facili con un chiosco sulla spiaggia non è stata un'idea brillante. Ma gli sballati progetti del padre di Daisy Fay Harper non lo sono quasi mai. Daisy Fay, invece, ha progetti più solidi per il futuro: diventare Miss America. E in attesa che il sogno si realizzi scrive sul suo diario tutto quello che le accade. Come dover entrare nel club delle debuttanti di Mrs. Dot, assistere al divorzio dei genitori dopo il sospetto incendio del chiosco, aiutare il padre a vivere dei più strampalati espedienti - incluso far passare la figlia per morta e poi risuscitarla grazie alle miracolose doti di un ciarlatano - e non smettere mai di cercare ostinatamente la propria strada.
RECENSIONE - COMMENTO
La fine di questa bellissima avventura in compagnia delle storie e dei personaggi di Fannie Flagg si sta pericolosamente avvicinando, è vero che mancano ancora tre libri e uno che io ho in arretrato, però separarsi non sarà facile.
Ho aderito a questo gruppo di lettura, nato dall'idea della mia amica Teresa, spinta dalla forte voglia di scoprire zia Fannie, di gustare quei libri dalle copertine una più bella dell'altra e di arricchire il mio bagaglio culturale.
Ebbene, da diversi mesi, tutto questo sta succedendo e, pochi giorni fa, sono tornata da un viaggio, comoda dal mio divano di casa, da Shell Beach.
Siamo in una tranquilla e piccola cittadina del Mississippi, abitata principalmente da coltivatori di patate e pescatori, dove la famiglia di Daisy Fay Harper si trasferisce per far fortuna con un chiosco sulla spiaggia.
Due genitori strampalati, il padre con il vizietto dell'alcol e la madre che prende ogni pretesto di litigio per minacciare il marito di divorzio, sono coloro che cercano di crescere una figlia nella semplicità e modestia.
Dalle parole di Daisy si capisce anche come il padre sia un personaggio sbadato, ma che non farebbe del male nemmeno a una mosca e di come la madre pretenda sempre il meglio, in particolare per Daisy stessa.
Il romanzo è costruito come un diario, iniziando nel 1952 Daisy ci racconta le sue giornate, tra scuola, amicizie, il club delle debuttanti di Mrs. Dot, le sue avventure e il suo sogno. Leggendo e sfogliando le pagine sembra proprio che la protagonista, in un momento futuro, ripercorra insieme al lettore tutto ciò che ha appuntato sulle stesse. I primi due anni, 1952 e 1953, sono quelli maggiormente analizzati, quasi ogni mese è coperto da racconti e dettagli di vita. Con il salto temporale che ci porta al 1956 e arrivando all'ultimo anno preso in considerazione, ovvero il 1959, i racconti si fanno più diradati, meno giorni e meno mesi. Credo proprio che questa sia stata una scelta dell'autrice per non annoiare, evitando così continue ripetizioni di giorni simili.
Conosciamo Daisy Fay all'età di undici anni, una bambina molto simpatica, bizzarra, ma determinata. Insieme a lei troviamo molti altri suoi coetanei, che ricompaiono da giovani adulti per tutto il libro, oltre che gli amici di famiglia e i personaggi di contorno, che portano sempre e comunque qualcosa di personale al racconto.
Rispetto ai precedenti romanzi letti fino ad ora, qui ho trovato uno stile narrativo molto differente, basato principalmente sull'ironia e la comicità, sia dei personaggi che delle situazioni descritte. In contrasto anche con uno stile più "serioso" dovuto anche agli argomenti trattati ad esempio in "Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop" o "Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs". Ho notato comunque sia, qua e la, qualche accenno di argomenti spinosi: come maltrattamenti e violenza famigliare, rigide mentalità, razzismo e contrabbando, anche se in questo caso meno protagonisti.
Il messaggio che attraverso le parole di Daisy, la Flagg vuole trasmettere, è quello di perseguire i proprio sogni, decidere da noi il nostro futuro, non abbandonare la strada che sentiamo giusta e non lasciarsi abbattere dai numerosi ostacoli che, nel corso della vita, ci troveremo ad affrontare.
Mi è piaciuta la risposta data da Daisy stessa alla domanda "quale ruolo vorresti avere nel mondo dello spettacolo", che io non vi svelo perché non voglio rovinarvi il piacere della lettura, ma credo che chiunque direbbe ciò che riporta lei.
Concludendo, questo romaanzo che, si accoda ai precedenti nella mia personale lista di gradimento, è consigliato assolutamente sia per chi già conosce l'autrice sia per chi vuole approcciarsi alle sue storie. Ancora una volta troviamo luoghi e atmosfere, sì intrappolate in un tempo passato che non si può rivivere, ma in questo specifico caso anche sfavillanti e scintillanti, proprio come quel concorso che Daisy sogna di poter vincere.
VALUTAZIONE: ★★★★
Ho aderito a questo gruppo di lettura, nato dall'idea della mia amica Teresa, spinta dalla forte voglia di scoprire zia Fannie, di gustare quei libri dalle copertine una più bella dell'altra e di arricchire il mio bagaglio culturale.
Ebbene, da diversi mesi, tutto questo sta succedendo e, pochi giorni fa, sono tornata da un viaggio, comoda dal mio divano di casa, da Shell Beach.
Siamo in una tranquilla e piccola cittadina del Mississippi, abitata principalmente da coltivatori di patate e pescatori, dove la famiglia di Daisy Fay Harper si trasferisce per far fortuna con un chiosco sulla spiaggia.
Due genitori strampalati, il padre con il vizietto dell'alcol e la madre che prende ogni pretesto di litigio per minacciare il marito di divorzio, sono coloro che cercano di crescere una figlia nella semplicità e modestia.
Dalle parole di Daisy si capisce anche come il padre sia un personaggio sbadato, ma che non farebbe del male nemmeno a una mosca e di come la madre pretenda sempre il meglio, in particolare per Daisy stessa.
Il romanzo è costruito come un diario, iniziando nel 1952 Daisy ci racconta le sue giornate, tra scuola, amicizie, il club delle debuttanti di Mrs. Dot, le sue avventure e il suo sogno. Leggendo e sfogliando le pagine sembra proprio che la protagonista, in un momento futuro, ripercorra insieme al lettore tutto ciò che ha appuntato sulle stesse. I primi due anni, 1952 e 1953, sono quelli maggiormente analizzati, quasi ogni mese è coperto da racconti e dettagli di vita. Con il salto temporale che ci porta al 1956 e arrivando all'ultimo anno preso in considerazione, ovvero il 1959, i racconti si fanno più diradati, meno giorni e meno mesi. Credo proprio che questa sia stata una scelta dell'autrice per non annoiare, evitando così continue ripetizioni di giorni simili.
Conosciamo Daisy Fay all'età di undici anni, una bambina molto simpatica, bizzarra, ma determinata. Insieme a lei troviamo molti altri suoi coetanei, che ricompaiono da giovani adulti per tutto il libro, oltre che gli amici di famiglia e i personaggi di contorno, che portano sempre e comunque qualcosa di personale al racconto.
Rispetto ai precedenti romanzi letti fino ad ora, qui ho trovato uno stile narrativo molto differente, basato principalmente sull'ironia e la comicità, sia dei personaggi che delle situazioni descritte. In contrasto anche con uno stile più "serioso" dovuto anche agli argomenti trattati ad esempio in "Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop" o "Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs". Ho notato comunque sia, qua e la, qualche accenno di argomenti spinosi: come maltrattamenti e violenza famigliare, rigide mentalità, razzismo e contrabbando, anche se in questo caso meno protagonisti.
Il messaggio che attraverso le parole di Daisy, la Flagg vuole trasmettere, è quello di perseguire i proprio sogni, decidere da noi il nostro futuro, non abbandonare la strada che sentiamo giusta e non lasciarsi abbattere dai numerosi ostacoli che, nel corso della vita, ci troveremo ad affrontare.
Mi è piaciuta la risposta data da Daisy stessa alla domanda "quale ruolo vorresti avere nel mondo dello spettacolo", che io non vi svelo perché non voglio rovinarvi il piacere della lettura, ma credo che chiunque direbbe ciò che riporta lei.
Concludendo, questo romaanzo che, si accoda ai precedenti nella mia personale lista di gradimento, è consigliato assolutamente sia per chi già conosce l'autrice sia per chi vuole approcciarsi alle sue storie. Ancora una volta troviamo luoghi e atmosfere, sì intrappolate in un tempo passato che non si può rivivere, ma in questo specifico caso anche sfavillanti e scintillanti, proprio come quel concorso che Daisy sogna di poter vincere.
VALUTAZIONE: ★★★★
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