Buongiorno lettori♡
Oggi la nostra Chiara ci porta una nuova personalissima recensione di un libro targato Garzanti.
Si tratta di un romanzo che ho avuto il piacere di leggere anche io un paio di anni fa e che avevo trovato molto bello.
Ora, però, veniamo a noi e scopriamo insieme cosa ne pensa Chiara di "Il linguaggio segreto dei fiori".
Vi ricordo che se lo conoscete e volete farci sapere anche il vostro parere, potete lasciarci un commento al termine dell'articolo.
Buone letture♡
TITOLO: IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI
AUTORE: VANESSA DIFFENBAUGH
DATA DI PUBBBLICAZIONE: 07 NOVEMBRE 2013
CASA EDITRICE: GARZANTI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 368
PREZZO: 12,00
TRAMA
Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
RECENSIONE - COMMENTO
Se ti regalano una rosa
rossa significa passione, una gialla gelosia… Sono solo luoghi comuni,
tradizioni che vengono da lontano oppure dietro tutto ciò c’è un fondo di
verità? Victoria crede nel potere dei fiori, è convinta che abbiano una forte
influenza sulle persone e un importantissimo potere comunicativo che si è perso
nel tempo.
La storia di Victoria,
ragazza ormai diciottenne che ha sofferto troppo per parlare e per esprimere i
suoi sentimenti attraverso la parola, viene infatti narrata attraverso i fiori,
l’unica cosa di cui lei sappia veramente prendersi cura. Orfana, catapultata da
una famiglia all’altra, non voluta e non amata, pensa che nessuno potrà mai
volerle bene e per questo non vuole affezionarsi alle persone che incontra
nella sua vita. Nemmeno la sua ultima madre adottiva, Elizabeth, donna paziente
e amorevole, riesce a penetrare la barriera costruita da Victoria, ma le
insegna almeno ad amare e conoscere i fiori. Sono questi ultimi la salvezza
della ragazza, perché sono l’unica cosa che riesce davvero a darle pace e
serenità. Il giardino diventa quindi il suo luogo prediletto dove si sente al
sicuro, cullata dai profumi e dai colori dei fiori: la gerbera esprime
allegria, il buganvillee la passione, la camomilla la forza nelle avversità.
Tutto il suo mondo sembra
trovare un equilibrio grazie ai fiori, ma non è sufficiente. Victoria non sa
ancora amare, non è in grado di relazionarsi con gli altri. Poi un giorno
conosce un ragazzo e tutto cambia perché lei inizia a fidarsi di lui, e pian piano
si sgretola il muro di indifferenza e freddezza dietro il quale Victoria si era
protetta per troppo a lungo. La cosa sorprendente del rapporto tra i due
ragazzi è il loro modo di comunicare attraverso i fiori. Infatti quando Grant
incontra per la prima volta Victoria al mercato dei fiori le offre un giglio,
il fiore delle regine, e lei gli risponde con un rododendro, che significa "stai attento". Ma Grant non si fa intimorire e la schermaglia amorosa prosegue
a scambio di fiori.
Tuttavia Victoria ha ancora
tanto da imparare prima di diventare una donna adulta e soprattutto tanti
scheletri nell’armadio di cui liberarsi, prima di riuscire ad accettarsi come
donna e come essere che può commettere errori.
A questo punto è meglio
non svelarvi altro e lasciarvi la suspense di scoprire pagina dopo pagina la
storia di Victoria e il potere comunicativo dei fiori, che viene narrato con
una scrittura semplice e scorrevole che non vi farà posare il libro fino alla
fine.
Vi lascio infine con la certezza che alla fine della
lettura nessuno sarà diventato un esperto in materia, ma di certo ciascun
lettore avrà imparato ad amare i fiori e la prossima volta che si troverà a
regalarne starà molto più attento a quale scegliere e a come assemblare il
bouquet, perché non tutti i fiori stanno bene insieme!
LA VALUTAZIONE DI CHIARA: ★★★★★ (La grandiosità della trama vi permetterà ad un
certo punto di amare e odiare Victoria allo stesso tempo)
Ciao :) ho letto questo romanzo parecchi anni fa ma mi ha colpita veramente molto, è bellissimo. Prima o poi lo rileggerò :)
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