Buongiorno lettori♡
Oggi torna la prima recensione dell'anno della mia collaboratrice, Chiara, che ci parla di una delle autrici più conosciute nel panorama nord europeo, ovvero Camilla Lackberg.
Il libro che ha letto è "La principessa di ghiaccio" edito Marsilio, perciò scopriamo insieme il suo pensiero.
Buone letture♡
TITOLO: LA PRINCIPESSA DI GHIACCIO
SERIE: I DELITTI DI FJALLBACKA #1
AUTORE: CAMILLA LACKBERG
CASA EDITRICE: MARSILIO
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 464
PREZZO: 10,20 /EBOOK 7,99
TRAMA
Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d’inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta. Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l’amica d’infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell’arcipelago molti anni prima. Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte di una persona che credeva di conoscere. A trentacinque anni, con la sensazione di non sapere bene cosa volere nella vita, ma stimolata da un nuovo amore, approfitta del suo status di scrittrice per smascherare menzogne e segreti di una comunità dove l’apparenza conta più di ogni cosa.
RECENSIONE - COMMENTO
"La principessa di ghiaccio" è il primo di una lunga serie di romanzi gialli di Camilla Lackberg, scrittrice scandinava che ambienta le vicende dei suoi libri nel paese natale, Fjallbacka, una piccolissima cittadina sulla costa svedese, luogo di villeggiatura estivo molto amato dai locali.
La scena si apre con un apparente suicidio che sconvolge la tranquilla vita dei cittadini di Fjallbacka. A investigare sull’evento non c’è solo la polizia, ma anche una scrittrice di biografie, Erica Falck, ingaggiata dalla famiglia della defunta per scrivere un articolo sulla sfortunata esistenza di Alexandra. Tuttavia Erica, per fatalità amica d’infanzia della vittima, non si vuole limitare a descrivere la vita della donna attraverso i racconti di famigliari e amici. Si impegna invece in una ricerca approfondita degli eventi che avrebbero portato al suicidio, o meglio all’omicidio. Infatti, si scopre da subito che Alexandra non avrebbe mai potuto commettere un atto cosi drammatico da sola. Al contrario, anche la polizia concorda sul fatto che ci sono troppe incongruenze per pensare a un vero e proprio suicidio. Nel frattempo le ricerche di Erica si intrecciano e scontrano con quelle della polizia, in particolare con l’agente Patrick, e nascono così delle nuove amicizie.
Le ricerche di Erica non sono semplici, nessuno nel villaggio sembra capace di compiere azioni riprovevoli quali un omicidio. Tuttavia pian piano i nodi vengono al pettine e si scopre che Alexandra aveva due amanti: che l’omicidio sia quindi una questione d’amore e d’onore? Man mano che Erica e Patrick, con diversi fini, cercano di fare luce sulla vita di Alexandra e sulle presunte persone che la odiavano a tal punto da volerla morta, nuove ombre emergono dal passato. In particolare c’è un punto che non fa dormire Erica la notte, il ricordo dell’improvvisa fine della sua amicizia con Alexandra circa venticinque anni prima. Non ne aveva mai saputo la ragione, ma ora qualcosa le faceva pensare che forse la causa poteva essere legata a qualcuno o qualcosa in Fjallbacka. Ecco perché lei e la sua famiglia se ne sarebbero andati improvvisamente a Göteborg.
Nel corso delle indagini la polizia interroga molte persone locali, tutte chiuse nel silenzio. Se solo i muri potessero parlare…questo è quello che ho pensato leggendo il libro!
Sembra che un segreto sia tenuto ben nascosto tra le mura delle case dei vecchi di Fjallbacka, ma nessuno ha il coraggio di portarlo alla luce. Sta solo a Erica e a Patrick scavare a fondo e costringere la gente a confessare gli errori del passato che hanno portato alla morte di una donna.
Ma chi è l’omicida? Difficile da scoprire, fino alla fine. I personaggi di questo romanzo sono così ricchi di sfumature e ben definiti che è faticoso penetrare le loro menti: sembrano tutti innocenti, ma è proprio tra di loro che si nasconde in maniera abilissima il colpevole. E questo spaventa, perché potrebbe essere chiunque, magari un personaggio al quale ti sei affezionato come il sofferente marito, la tenera vecchia donna delle pulizie o perché no, uno dei due amanti… Tutto sembra così surreale che quando si arriva alle ultime righe rimani a bocca aperta: la verità non è mai quella che ci si aspetta.
Nel corso delle indagini la polizia interroga molte persone locali, tutte chiuse nel silenzio. Se solo i muri potessero parlare…questo è quello che ho pensato leggendo il libro!
Sembra che un segreto sia tenuto ben nascosto tra le mura delle case dei vecchi di Fjallbacka, ma nessuno ha il coraggio di portarlo alla luce. Sta solo a Erica e a Patrick scavare a fondo e costringere la gente a confessare gli errori del passato che hanno portato alla morte di una donna.
Ma chi è l’omicida? Difficile da scoprire, fino alla fine. I personaggi di questo romanzo sono così ricchi di sfumature e ben definiti che è faticoso penetrare le loro menti: sembrano tutti innocenti, ma è proprio tra di loro che si nasconde in maniera abilissima il colpevole. E questo spaventa, perché potrebbe essere chiunque, magari un personaggio al quale ti sei affezionato come il sofferente marito, la tenera vecchia donna delle pulizie o perché no, uno dei due amanti… Tutto sembra così surreale che quando si arriva alle ultime righe rimani a bocca aperta: la verità non è mai quella che ci si aspetta.
Mi è piaciuto moltissimo questo primo capitolo della serie, infatti ne ho acquistati molto altri dopo (anche se ancora non li ho letti)
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