Buongiorno lettori♥
Nuova recensione di metà settimana per uno dei libri che più attendevo! Torna in Italia Lauren Kate con Rizzoli, che ringrazio per l'invio della copia del libro, e "L'opale perduto", un romanzo del tutto diverso da quello che l'ha portata al successo mondiale, "Fallen".
Vediamo insieme, nell'articolo che segue, tutte le mie impressioni.
Buone letture♥
TITOLO: L'OPALE PERDUTO
AUTORE: LAUREN KATE
DATA DI PUBBLICAZIONE: 03 SETTEMBRE 2019
CASA EDITRICE: RIZZOLI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 352
PREZZO: 15,30/EBOOK 9,99
TRAMA
È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...
Due anni fa ho girato l'ultima pagina del libro che chiudeva definitivamente la serie di "Fallen" e in questi mesi ho atteso con trepidazione la nuova pubblicazione dell'autrice. Una donna che ha saputo coinvolgermi, grazie alla sua scrittura e le sue ambientazioni, un po' dall'aria cupa dall'esterno, ma suggestive dopo averle conosciute meglio.
Ecco allora che questa nebbia che avvolge il panorama torna nella cover di "L'opale perduto", rappresentando uno scorcio di una calle veneziana, con i suoi canali, le gondele e i ponti che la contraddistinguono.
Una trama che discosta da subito dal fantasy della sua serie di successo, per portarci indietro nel tempo, per la precisione nel 1725, all'interno di un orfanotrofio, preparandoci a un romanzo ricco di colpi di scena.
E' tra maschere veneziane, carnevale, musica di violini e canti in chiesa, che si svolge la storia di Violetta e Mino; la prima volta che si vedono la bambina ha cinque anni e una donna sta abbandonando una piccola creatura.
Un legame che va oltre la musica e le parole quello che si instaura subito tra i due quando, dieci anni dopo, si trovano sul tetto di quella che è casa loro, sognando un futuro diverso, all'aperto e vivendo come ogni cittadino della laguna. Due strade differenti portano i ragazzi a separarsi per molti anni: da una parte una vita fatta di agi e privilegi, dall'altra una attorniata da stenti e luoghi di fortuna in cui rifugiarsi. Un titolo suggestivo, che mi ha posto più di un quesito durante la lettura, fino a circa metà libro, quando ecco che appare, si materializza ai nostri occhi, dando nuova vita a Violetta.
Una storia ritmata, che un po' segue quel delicato archetto che pizzica le corde dei migliori violini veneziani, è quella che vi troverete a vivere, catapultati nel passato, sarà come assistere a un eterno ballo in maschera.
Tanti saranno i personaggi che ci verranno presentati e tanti anche i collegamenti che li uniscono, in maniera più che sorprendente.
Resterete più volte con il fiato in sospeso per la sorte di Mino e Violetta, perchè con loro la vita non è mai stata clemente ne semplice e tutto quello che hanno è frutto di fatiche e sogni mai abbandonati.
Un'ambientazione da favola, ma io sono di parte, poiché Venezia ha un posto speciale nel mio cuore e poter rivivere quelle calli e campielli, quei canali e quell'odore che la laguna trasmette, mi ha permesso di sognare un po' a occhi aperti.
Una crescita e un'evoluzione tangibile è quella che troverete nei protagonisti, conosciuti da bambini, amati da giovani con qualche lacrima e rincuorati da anziani. Svoltata l'ultima pagina anche voi abbraccerete questo libro, chiuderete gli occhi e tirerete un bel sospiro, con il Canal Grande davanti a voi, una bauta veneziana in mano e un tramonto all'orizzonte dai colori magici.
VALUTAZIONE: ★★★★★
RECENSIONE - COMMENTO
Due anni fa ho girato l'ultima pagina del libro che chiudeva definitivamente la serie di "Fallen" e in questi mesi ho atteso con trepidazione la nuova pubblicazione dell'autrice. Una donna che ha saputo coinvolgermi, grazie alla sua scrittura e le sue ambientazioni, un po' dall'aria cupa dall'esterno, ma suggestive dopo averle conosciute meglio.
Ecco allora che questa nebbia che avvolge il panorama torna nella cover di "L'opale perduto", rappresentando uno scorcio di una calle veneziana, con i suoi canali, le gondele e i ponti che la contraddistinguono.
Una trama che discosta da subito dal fantasy della sua serie di successo, per portarci indietro nel tempo, per la precisione nel 1725, all'interno di un orfanotrofio, preparandoci a un romanzo ricco di colpi di scena.
E' tra maschere veneziane, carnevale, musica di violini e canti in chiesa, che si svolge la storia di Violetta e Mino; la prima volta che si vedono la bambina ha cinque anni e una donna sta abbandonando una piccola creatura.
Un legame che va oltre la musica e le parole quello che si instaura subito tra i due quando, dieci anni dopo, si trovano sul tetto di quella che è casa loro, sognando un futuro diverso, all'aperto e vivendo come ogni cittadino della laguna. Due strade differenti portano i ragazzi a separarsi per molti anni: da una parte una vita fatta di agi e privilegi, dall'altra una attorniata da stenti e luoghi di fortuna in cui rifugiarsi. Un titolo suggestivo, che mi ha posto più di un quesito durante la lettura, fino a circa metà libro, quando ecco che appare, si materializza ai nostri occhi, dando nuova vita a Violetta.
Una storia ritmata, che un po' segue quel delicato archetto che pizzica le corde dei migliori violini veneziani, è quella che vi troverete a vivere, catapultati nel passato, sarà come assistere a un eterno ballo in maschera.
Tanti saranno i personaggi che ci verranno presentati e tanti anche i collegamenti che li uniscono, in maniera più che sorprendente.
Resterete più volte con il fiato in sospeso per la sorte di Mino e Violetta, perchè con loro la vita non è mai stata clemente ne semplice e tutto quello che hanno è frutto di fatiche e sogni mai abbandonati.
Un'ambientazione da favola, ma io sono di parte, poiché Venezia ha un posto speciale nel mio cuore e poter rivivere quelle calli e campielli, quei canali e quell'odore che la laguna trasmette, mi ha permesso di sognare un po' a occhi aperti.
Una crescita e un'evoluzione tangibile è quella che troverete nei protagonisti, conosciuti da bambini, amati da giovani con qualche lacrima e rincuorati da anziani. Svoltata l'ultima pagina anche voi abbraccerete questo libro, chiuderete gli occhi e tirerete un bel sospiro, con il Canal Grande davanti a voi, una bauta veneziana in mano e un tramonto all'orizzonte dai colori magici.
VALUTAZIONE: ★★★★★
Anche a me piace molto la Kate e ho il libro in wish list
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