Buongiorno lettori❤
La scorsa settimana ho scelto la compagnia di un recupero di lettura, un'acquisto della scorsa estate: "L'isola dell'abbandono" di Chiara Gamberale edito Feltrinelli, per la collana Universale Economica Feltrinelli.
Nell'articolo di seguito, al consueto, le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: L'ISOLA DELL'ABBANDONO
AUTORE: CHIARA GAMBERALE
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 FEBBRAIO 2019
CASA EDITRICE: FELTRINELLI EDITORE
COLLANA: UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI
GENERE: ROMANZO
PAGINE: 224
PREZZO: 9.02/EBOOK 6.99
TRAMA
Pare che l'espressione "piantare in asso" si debba a Teseo che, uscito dal labirinto grazie all'aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull'isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto. Proprio su quell'isola, l'inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente l'urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima, è stata abbandonata da Stefano, il suo primo, disperato amore, e sempre lì ha conosciuto Di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con la sfida estrema per una persona come lei: rinunciare alla fuga. Che cosa è davvero finito, che cosa è cominciato su quell'isola? Solo adesso lei riesce a chiederselo, perché è appena diventata madre e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficoltà a considerarsi una famiglia. Dialogando con il mito sull'abbandono più famoso della storia dell'umanità e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con le nostre fatali trasformazioni, con il miracolo e la violenza della vita, quando irrompe e ci travolge, perché qualcuno nasce, qualcuno muore, perché un amore comincia o finisce.
RECENSIONE - COMMENTO
Qualche anno fa mi ero imbattuta nella scrittura di Chiara Gamberale con "Per dieci minuti", un romanzo breve sulle piccole attenzioni quotidiane, quei gesti che temiamo e che, invece, scopriamo essere essenziali per superare diverse difficoltà.
Non avevo più approfondito le sue storie, fino a quando non mi sono trovata davanti a questa copertina, che racconta di solitudine, di attimi di intima riflessione.
"L'isola dell'abbandono" è un viaggio interiore, quello della protagonista, dal suo essere appena diventata madre, al passato da ripercorrere; un amore vissuto, forte e impulsivo, eppure costellato di bassi, più che di alti. Una quotidianità che si riscopre, improvvisamente, difficile da sostenere, nonostante i piccoli gesti per riportare l'amato dalla propria parte.
Titolo emblematico, un'isola che anticipa una vacanza, quella tra la protagonista e Stefano, che si trasforma in un attimo che si cristallizza nel tempo, l'immobilità della protagonista che subisce l'ennesimo colpo di testa del compagno. Un'isola che si scopre anche luogo dove guardarsi dentro, dove imparare a convivere con la separazione, la perdita, nonché il puro abbandono. Un luogo, però, che diviene anche simbolo di rinascita, che tra queste pagine rappresenta l'apertura e la chiusura di un cerchio. Dall'attonimento, l'attimo di smarrimento vissuto, alla felicità inaspettata che passa da un improvviso arrivo a un futuro costruito in dieci anni di cambiamenti.
Naxos sarà "croce e delizia" della protagonista: un luogo dove i colori, i rumori delle onde, i profumi delle botteghe, raccontano come amore e solitudine spesso convivano più di quanto sia pensabile. Se amore è essere in due, tra queste pagine sarà anche essere uno, guardare se stessi attraverso gli occhi di chi ci circonda per comprendere quanto sia necessario specchiarsi nelle pozze dell'anima e divenire consapevoli di chi sia il proprio duo, la parte mancante e fondante di te, il sostegno, la casa e la cura a quella "malattia" chiamata amore.
VALUTAZIONE: ★★★☆
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