Buongiorno lettori❤
Continua la conoscenza delle muse della storia grazie alla collana Femminile Singolare in casa Morellini Editore, diretta da Sara Rattaro. Questo mese ho scoperto una storia per me totalmente nuova grazie alle parole di Anna di Cagno con "Gala Éluard Dalì. Per interposti uomini", e ringrazio l'editore per l'invio della copia del libro.
Nell'articolo di seguito, al consueto, le mie impressioni al suo termine.
Buone letture❤
TITOLO: GALA ELUARD DALI'. PER INTERPOSTI UOMINI
AUTRICE: ANNA DI CAGNO
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 SETTEMBRE 2021
CASA EDITRICE: MORELLINI EDITORE
COLLANA: FEMMINILE SINGOLARE
GENERE: BIOGRAFIA ROMANZATA
PAGINE: 256
PREZZO: 17.00/EBOOK 6.99
TRAMA
Aprile 1975, Pùbol, Gerona. Gala Éluard Dalì si ritira per una settimana in solitudine nel castello che il suo secondo marito, Salvador Dalì, le ha regalato. Una notte una ragazza bussa alla sua porta: è una giovane studentessa dell’Università di Torino che sta lavorando alla sua tesi di laurea. Si apre così un incontro causale, ma forse necessario per entrambe, che si svolge all’interno di quello che Dalì considerò il suo più grande capolavoro. In ogni stanza si apre uno squarcio sulla vita, incredibile e mitica, della Musa più celebre del surrealismo; una donna che ha segnato un’epoca, e ispirato il poeta e l’artista più famosi del movimento culturale. Un incontro-scontro dal quale entrambe usciranno trasformate: la giovane studentessa troverà finalmente una strada tutta sua, e Gala troverà il modo di realizzare ancora se stessa, questa volta per "interposta donna".
RECENSIONE - COMMENTO
Regine, dive del cinema nostrano, scrittrici e ora una musa per eccellenza, simbolo essa stessa di un'intera epoca.
Senza giri di parole posso dirvi che di Gala Éluard Dalì non sapevo assolutamente nulla, anzi mai l'avevo sentita nominare. Per questo motivo ho scelto di leggere la nuova biografia della collana Femminile Singolare, di Morellini Editore, con assoluta tranquillità, volendo assimilare il più possibile di un personaggio quanto mai eccentrico e controverso.
Di origini russe e moglie in seconde nozze di Salvador Dalì, Gala ha una personalità di spicco, una donna che sicuramente non è passata inosservata, ispirando sia le poesie del primo marito, Paul Éluard, che l'ha resa protagonista delle sue parole e dei suoi gesti, sia il surrealismo nei quadri di Dalì.
Libro, questo, che si presenta come un romanzo, mettendo in scena più protagonisti che ruotano attorno al mondo e alla figura di Gala.
E' una giovane studentessa di Torino che fa aprire le porte del castello in cui vive la donna anche al lettore. Una ragazza alla ricerca di una strada da seguire. Siamo alla fine degli anni '70, in un contesto sociale abbastanza instabile, quando una tesi di laurea diviene motore di una ricerca non solo accademica, ma personale e introspettiva.
Gala è un personaggio con il quale ho faticato a entrare in empatia, perché le sue parole e i suoi gesti sono taglienti, diretti, senza fronzoli; una donna che non si preoccupa di ferire con le proprie parole, ma di queste ne ha sempre fatte un'arma per giungere al suo fine. Di se dice di non avere talenti e di essersi sempre espressa attraverso gli uomini che hanno fatto parte della sua vita. Io, in realtà, penso che Gala abbia avuto il talento di emergere tra i talenti. Non si può dire che sia stata una donna silenziosa o facile da assecondare, ma se ha lasciato così tanto di se in chi l'ha amata, un che di speciale sicuramente aveva.
"Gala Éluard Dalì. Per interposti uomini" non è solo una biografia che mi ha permesso di scoprire da zero una delle tante muse della storia, che ben due uomini hanno preso a personale modello, ma è una storia che mi ha fatto guardare a tutto tondo in un'epoca in cui scindere reale e surreale non era così semplice. Lo stesso stile descrittivo scelto dall'autrice, Anna di Cagno, riflette bene questo modello: tante scene apparivano grottesche o poco comprensibili a primo acchito, ma il suo intento è stato quello, per me ben riuscito, di lasciarti immergere da solo nel suo modo di essere, perché Gala ha avuto un'esistenza così ben dettagliata e primeggiante che è difficile tenere a freno i suoi pensieri e non farli emergere con prepotenza.
Due generazioni che entrano in contatto, scontrandosi e tentando di confrontarsi per comprendere come entrambe abbiano da lasciare scia del loro passaggio; se Gala resta nell'epoca surrealista come donna che emerge, chiunque scelga di seguire la sua strada e conoscerne le orme, non può pretendere di concludere il viaggio uguale a quando l'ha intrapreso.
Se Gala ha espresso la sua voce grazie a chi l'ha amata, al contempo la sua impronta resta indelebile in chi sceglie di conoscerla.
A voi la scelta di amarla o faticare a comprenderla, ma sono certa che, entrambe le decisioni, non farebbero che lusingarla.
VALUTAZIONE: ★★★★
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